• 19/12/2016
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Il Resto del Carlino, 19 dicembre 2016: L’OraSì non si punge

Ravenna LA SETTIMANA di lavoro senza impegni ha fatto bene all’OraSì che al Pala de André batte con merito una formazione ostica come Roseto agganciandolo al terzo posto. Masciadri, recuperato, è uno dei protagonisti del successo, insieme a un Sabatini indemoniato. Il resto lo fanno una ritrovata continuità a rimbalzo e la capacità di trovare in ogni fase della gara, sempre il protagonista giusto nel posto giusto. Il calo nel finale spaventa i tifosi giallorossi e permette a Roseto di tornare sotto, ma alla fine il punteggio premia giustamente Ravenna. Martino sceglie Crusca su Adam Smith in avvio e il classe ’96 limita l’americano. Tambone invece fatica a entrare in partita: qualche palla persa di troppo genera i punti di Radonjic e Amoroso. Ma le palle perse sono una costante nei primi due quarti da ambo le parti, e l’OraSì risponde con un paio di rubate di Sabatini che valgono altrettanti canestri. Lo Smith di Roseto soffre difensivamente la velocità del 43 giallorosso e Sabatini ne approfitta generando il panico nell’area avversaria. Tuttavia la partita procede senza un padrone fino al 15′ quando la schiacciata di Smith segna il primo vantaggio giallorosso (30-28). L’OraSì prova ad allungare sfruttando due belle iniziative di Masciadri (37-31), ma Roseto risponde coi muscoli di Sherrod. I lunghi giallorossi faticano a contenere la presenza fisica dell’americano e i suoi punti rimettono tutto in discussione: 43-43 all’intervallo. L’ORASÌ ci riprova nel terzo periodo. Al 24′ con le triple di Masciadri e Tambone, trovando il +7 (57-50), fuga che ha vita breve poiché Adam Smith, ogni volta che alza le mani, fa canestro (59-57). Un’altra tripla di Masciadri e un bel gancio di Chiumenti portano al 64-57. Ma quando entra a referto anche Sgorbati (5 punti consecutivi per lui), il Pala De André capisce che è la volta buona. Il tecnico fischiato alla panchina abruzzese manda in lunetta Tambone per il +10 (70-60), al 30′. Roseto non si arrende, ma Ravenna ha in mano l’inerzia ed è padrona dei rimbalzi. Solo Smith tiene in vita gli ospiti, ma l’ennesima rubata di Sabatini, manda Taylor Smith in campo aperto a depositare il 78-67 che sembra mettere la parola fine. L’OraSì però si addormenta sul più bello e una Roseto mai doma risale fino a -5 con i tre uomini di maggiore classe Sherrod, Smith e Amoroso. Non basta e l’OraSì porta a casa un successo importante. Stefano Pece

 

«ABBIAMO meritato la vittoria». Sono le prime parole di coach Martino, raggiante per il successo sul Roseto, terzo, raggiunto dai giallorossi a quota 16. «Abbiamo alternato ottimi momenti a colpevoli pause – prosegue nell’analisi – Penso alle 14 palle perse che sono troppe, anche perché spesso sono state generate da errori nostri e non provocate dagli avversari. Tuttavia sono contento perché abbiamo lottato in 9 e nessun giocatore è rimasto in campo oltre 30 minuti, evidenziando come sia stata una vittoria di squadra». Lo spauracchio della vigilia, Adam Smith, ha fatto 29 punti, ma sono altre le scelte che hanno pagato. «La scelta di limitare Fultz e Amoroso ha dato i suoi frutti – afferma Martino – perché quest’ultimo ha realizzato 16 punti grazie al suo talento, ma non sulle situazioni che avevamo preparato. Avevamo messo in preventivo che Smith avrebbe realizzato tanto, ma abbiamo concesso pochissimo agli altri: Mei, Fattori, Paci hanno contribuito molto poco e di questo sono molto soddisfatto». Ravenna poteva chiuderla prima, ma per Martino va bene così: «Eravamo sul +15 e avremmo potuto controllare meglio, ma sono lo stesso molto soddisfatto. Abbiamo fatto notevoli progressi a rimbalzo, soprattuto in attacco, cosa su cui avevamo lavorato in settimana. Ne abbiamo concessi solo 6 e, anche se Roseto non ha lo stesso impatto fisico di Imola, il passo avanti è notevole». Sulla final eight di Coppa Italia invece il coach afferma: «Non ci pensiamo, anche perché abbiamo un saldo negativo con diverse squadre che hanno i nostri stessi punti. Però quello che stiamo facendo è davvero un campionato di livello poichéabbiamo alle spalle, e con ampio margine, formazioni che alla vigilia avevano ben altri obiettivi rispetto a noi e ben altri budget. Siamo ampiamente in linea col nostro obiettivo, il che non significa che ci accontentiamo, ma non dobbiamo fare l’errore di metterci a fare calcoli. Pensiamo solo a venerdì che c’è un’altra partita importante». ste.pe.


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