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Classifica
Pos | Team | PTI | V | P |
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2 | ![]() | 16 | 5 | 3 |
3 | ![]() | 16 | 5 | 2 |
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5 | ![]() | 14 | 4 | 4 |
6 | ![]() | 12 | 3 | 5 |
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8 | ![]() | 10 | 2 | 6 |
OraSì, Cancellieri adesso è contento ma non del tutto
«La squadra cresce, i black-out calano ma concediamo ancora tanti rimbalzi»
Due settimane. Poche, ma intanto sembra trascorso molto tempo da quel 2 maggio quando Capo D’Orlando estromise Ravenna dai play-off. Di acqua d’allora ne è passata a fiumi e la nuova OraSì di Cancellieri continua a macinare esperimenti in vista dell’esordio in campionato a Forlì. Dopo il test contro Mantova di sabato sera, sono state queste le impressioni del coach teramano.
«Come mi sono arrabbiato ma non depresso dopo la gara contro Imola, ora provo piacere nell’avere visto la squadra fare qualche passo avanti. Il lavoro da svolgere è ancora tanto per creare una squadra solida sotto l’aspetto difensivo ma avere avuto minori black-out rispetto le precedenti uscite è un segnale positivo anche se in attacco dobbiamo capire che nel momento di difficoltà occorre fare un passaggio in più giocando magari al limite dei 24 secondi per abbassare il ritmo piuttosto che affrettare il tiro».
Uno dei tanti concetti che un gruppo nuovo dovrà assimilare in fretta. «La mia squadra deve comprendere che a differenza di molte altre deve distribuire le responsabilità fra tutti perché a parte Thomas che nella posizione di post basso, è attualmente difficilmente marcabile da qualsiasi avversario, gli altri devono essere bravi a passarsi la palla per cercare un tiro aperto e questo aspetto sto cercando di curare di più».
Una squadra che dipenderà per forza di cose dal reparto esterni che al momento tranne Potts mettono pochi punti a referto. «Abbiamo esterni più propensi a creare che andare alla conclusione, per cui è quasi naturale che i nostri play segnino poco mentre
con Sergio stiamo facendo un percorso per creargli situazioni specifiche che abbiamo provato anche questa sera lasciandomi pienamente soddisfatto. Quello che m’interessa al momento è aver lasciati gli avversari a 73 punti: un segnale importante che dimostra come sia aumentata rispetto alle gare precedenti la nostra pressione difensiva».
Una pecca però della squadra è stata concedere 15 rimbalzi offensivi. «Un delirio – commenta Cancellieri – perché pure avendo lavorando tanto la squadra ancora non ha capito l’urgenza di tamponare questa falla: è vero che ultimamente ci è mancato un lungo in organico ma è un problema che sapevamo avremmo avuto specie con squadre con maggiori attitudini di noi in questo aspetto specifico di gioco contro le quali
avremo ancora difficoltà».
Una problematica che si ripeterà già da mercoledì alle 18,30 in amichevole a Verona contro la Scaligera, sul campo di una delle candidate alla promozione.
Maurizio Coreni
«Nel test con Mantova voglio vedere progressi»
Coach Cancellieri «Serve più solidità in fase difensiva»
L’ORASI torna in campo oggi alle 18 al ‘PalaCosta’ per affrontare Mantova in un test interessante per verificare i progressi rispetto alla Supercoppa, anche se la squadra non può essere al meglio fisicamente alla luce dell’infortunio di Jurkatamm e degli acciacchi di stagione. «La partita di Imola -ammette coach Cancellieri – ha lasciato strascichi a livello fisico. Vuoi per un trauma a Chiumenti e per un colpo preso
da Sergio, in settimana non ci siamo mai allenati in dieci. La cosa non mi preoccupa più di tanto, ma gli allenamenti sono stati più duri, essendo a ranghi ridotti». Puntuale e precisa l’analisi della situazione di Cancellieri, che prosegue: «Nelle ultime sessioni ho visto che i ragazzi si cercano di più. Il test di oggi sarà però utile per vedere se siamo diventati più solidi in difesa nel momento in cui in attacco non facciamo canestro e per avere meno frenesia in fase di costruzione, così da essere più bilanciati ed evitare quei break che ci hanno condannato nelle gare di Supercoppa». Mantova, al pari di Ravenna, si colloca in quella seconda fascia di squadre solide, ma che stanno un gradino sotto le 3-4 ‘regine’ designate del campionato. Dunque è una delle formazioni con cui l’OraSì si troverà a lottare per la zona playoff.
«Come Imola e le altre squadre che abbiamo già affrontato – conferma ‘Cane’ – anche Mantova è stata costruita con una logica. Il livello del campionato è molto omogeneo, poiché tutte le squadre possiedono una coppia di americani di ottimo livello e un pacchetto di italiani solido e Mantova non fa eccezione».
Alcuni meccanismi sono già stati assimilati, altri hanno ancora bisogno di lavoro. Per esempio quelli che riguardano Thomas funzionano già bene e lo dimostrano gli oltre 27 punti di media dell’americano nelle tre sfide di Coppa. «Ad oggi – conferma il tecnico -abbiamo espresso la volontà di dare più palloni a Thomas perché è il giocatore più produttivo e la squadra lo ha fatto abbastanza naturalmente, senza forzature. Ma nel taccuino abbiamo meccanismi che coinvolgono tutti e stiamo lavorando per non essere prevedibili. Questa è forse la scelta più difficile
e che richiede più tempo, ma i ragazzi mi sembra si siano adeguati bene a questa scelta». Se Thomas dunque si trova già a suo agio nel tipo di gioco che si pratica da queste parti, Potts deve ancora comprenderne alcuni risvolti. A Imola è apparso piuttosto nervoso.
«Charles conosce bene il metro arbitrale italiano – conclude il tecnico dell’OraSì – Potts invece si deve ancora adeguare. Trovo che la simulazione sia insopportabile e andrebbe punita come nel calcio, però purtroppo esiste e Potts deve cercare di capire se l’avversario usa questo tipo di astuzia ed essere bravo a non cadervi. Dall’altra parte però mi aspetto più tutela da parte degli arbitri, perché, anche se
Potts è un giocatore forte fisicamente, certi falli vanno fischiati. Queste amichevoli possono essere utili per lui per capire come funziona».
Stefano Pece
L’analisi di Bulleri: «Abbiamo dei black out in cui sciupiamo tutto»
A poco più di due anni dal ritiro dal basket giocato, Massimo Bulleri è alla seconda esperienza su una panchina quale assistente. Dopo Varese, è stata Ravenna la realtà che l’ex playmaker della nazionale ha scelto cercando di portare un po’ della sua esperienza alla causa giallorossa.
‘Bullo’ come si trova a Ravenna?
«Molto bene. Con Cancellieri si è creato un rapporto eccellente sia dal punto di vista umano che lavorativo e Ravenna è una città dove la qualità della vita è altissima. Non la conoscevo e sono ancora più soddisfatto della mia scelta».
Come ha visto la squadra nelle prime uscite?
«Ci mancano i risultati. Inutile nascondersi, le aspettative erano più alte rispetto a ciò che abbiamo raccolto. Ma da parte dei ragazzi c’è gran voglia di fare e in palestra l’intensità è sempre alta. Credo che a breve avremo risposte all’altezza delle nostre aspettative».
Quanto complica il percorso l’infortunio di Jurkatamm?
«Jurkatamm ci manca molto, proprio perché in questo momento della preparazione non si può tirare troppo il collo ai ragazzi, visto che molti di loro hanno giocato più di 30 minuti a partita in Supercoppa. Poi anche il problema di Seck complica le cose, poiché è un giocatore essenziale nell’equilibrio del lavoro settimanale. Almeno Seck però dovrebbe tornare a disposizione a breve».
Quali indicazioni sono giunte dalla Supercoppa?
«Il dato che ci deve far riflettere è che la squadra in pochi momenti sciupa ciò che ha fatto di buono in precedenza. Vale a dire che è capace di giocare un buon basket per gran parte della partita, ma nei periodi di difficoltà subisce troppo. Invece in quei momenti dobbiamo essere bravi ad abbassare la soglia di rischio e stiamo lavorando su questo».
Mantova, che affronterete domani alle 18 al Costa’, rappresenta un buon test?
«E una squadra eccellente. Clark e Lawson sono due stranieri da serie A. Visconti è un giovane che sa accendersi all’improvviso e conosco bene anche Raspino per averci giocato insieme: un giocatore che ha raggiunto la piena maturità. E dalla panchina esce un elemento
importante come Maspero. E’ una squadra concreta, magari non di quelle che si giocheranno la
promozione, ma si colloca subito dietro a esse»
Dal punto di vista fisico come arriva l’OraSì a questo test?
«Abbiamo avuto problemi fisici in Supercoppa, quindi questa settimana non abbiamo giocare amichevoli per lavorare sulla condizione atletica e fissare meglio le cose che dobbiamo fare».
Stefano Pece
«Sono sconfitte che non mi preoccupano»
Vianello «Queste gare ufficiali sono arrivate troppo presto, resto convinto che ci divertiremo»
La Supercoppa si è chiusa con un bilancio poco fortunato per l’OraSì: 3 sconfìtte e ultimo posto nel girone Bianco dominato da Forlì. Male la difesa con la media punti subiti che tocca un poco lusinghiero 90.3. Un po’ meglio in attacco dove i ragazzi di Cancellieri hanno tenuto una media di 78 punti, mentre il dato sconfortante nella sfida di Imola è stato quello dei rimbalzi con Le Naturelle che si è imposta nettamente catturandone 39 contro i 28 giallorossi, con ben 15 rimbalzi offensivi. Uno score che però non è servito alla squadra di Masciadri per passare il turno come migliore seconda, perché Torino nel girone Verde ha fatto meglio come quoziente canestri.
TORNANDO all’OraSì, il presidente Vianello afferma sornione: «Non sono preoccupato. Certo si è visto che ci sono alcuni elementi che non hanno toccato ancora il loro apice, ma a me la squadra piace e sono convinto che farà bene. In fondo queste partite non contano niente». Essendo una Coppa, tuttavia, si tratta pur sempre di partite ufficiali che a nessuno piace perdere. Però è anche vero che questa Supercoppa inserita a tre settimane dall’inizio della preparazione non ha trovato moliti estimatori. Vianello su tutti: «È assurdo giocare queste manifestazioni proprio nel momento più importante della preparazione – tuona -Le squadre sono imballate e si rischia che i giocatori si facciano male. Infatti Jurkatamm, che tra l’altro si stava rivelando uno dei più positivi, si è infortunato». A proposito dell’estone, per lui si tratta di un guaio muscolare che prevede almeno un paio di settimane di assoluto riposo e lo staff giallorosso spera di recuperarlo almeno per la 2a o 3a giornata di campionato. Cardillo resta però in stand bv. L’ala beneventana. che nella scorsa stagione si alternava anche con Jurkatamm, è tuttora a libro paga del Basket Ravenna e si sta allenando con la squadra, ma non sembra comunque rientrare nei piani societari. Reintegrare Cardillo nel roster parrebbe quindi essere l’ultima via che la società intende praticare.
TROVATO e i suoi collaboratori sperano ancora di trovare una collocazione per l’ala piccola ex Brindisi e poi eventualmente tornare sul mercato per un esterno, se l’assenza di Jurkatamm dovesse prolungarsi.
Dunque non per un lungo, poiché il trio Chiumenti-Thomas-Treier, con l’integrazione eventuamente di Seck, sembra essere la scelta definitiva della società.
Intanto Vianello dispensa ottimismo: «Quando tutti i giocatori saranno al meglio della forma vedremo un’altra squadra. Io credo che quest’anno ci divertiremo».
Stefano Pece
Trovato: «LOraSì lavora per il futuro è normale non avere risposte immediate»
La speranza è che fra tre settimane vada diversamente. Ravenna incassa la terza sconfitta in Supercoppa nell’antipasto di campionato, priva di Seck e Jurkatamm e parecchio imballata da lina preparazione atletica che si sente eccome. Perdere non rende felici nessuno ma il direttore Julio Trovato cerca divedere ugualmente i segnali positivi nel programma di coach Cancellieri.
«In questo momento voglio rassicurare tutti i tifosi che la squadra sta lavorando in funzione futura per cui non avere immediatamente le risposte auspicate risulta abbastanza prevedibile. E se noi tutti avremmo voluto vincere almeno una gara posso dire con tutta onestà che la squadra è in crescita ma senza Fadilou e Mikk è chiaro che in questa fase della stagione risultiamo un po’ “corti” e soggetti ad andare in affanno in partita».
Una Supercoppa che quest’anno è stata inserita da calendario come alternativa alle amichevoli precampionato dove staff tecnico ha potuto valutare dove migliorare e crescere di rendimento. «Queste gare ci saranno molto utili – prosegue Trovato – nell’attesa di comprendere quale sarà l’evoluzione dell’infortunio capitato a Jurkatamm per il quale al momento lo staff medico non è nelle condizioni di formulare una
prognosi circa i tempi del recupero. Augurandomi di poterlo avere a disposizione almeno alla seconda di campionato, non posso fare altro che rammaricarmi perché aveva iniziato bene la stagione e questo stop non ci voleva».
In ogni modo la società non ha pensato minimamente a nessun’altra alternativa pure avendo ancora sul libro paga Marco Cardillo. «Siamo dispiaciuti per il ragazzo – precisa Trovato – lo aspetteremo senza ipotizzare nessuna soluzione tampone».
Il che significa almeno momentaneamente che un eventuale inserimento in squadra del giocatore campano è alquanto lontano avendo caratteristiche molto diverse dal giovane estone che solo se il suo rientro dovesse prolungarsi parecchio potrebbe portare la società a cambiare i propri piani in funzione di quello che potrebbe allora offrire il mercato. «È prematuro azzardare qualsiasi ipotesi – specifica Trovato – ma se dovesse succedere ci attiveremmo per cercare un sostituto».
Occhi aperti dunque e piedi per terra aspettando che il percorso della squadra sia completato ma con un po’ di pazienza la dirigenza giallorossa confida che all’inizio del torneo si vedranno i frutti del lavoro estivo: un pensiero positivo da inviare ai propri tifosi.
Maurizio Coreni
Pos | Team | PTI | V | P |
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