• 21/06/2019
  • News
  • Commenti disabilitati su Cambia ancora la serie A2, Legnano ha ceduto i diritti a Napoli

Cambia ancora la serie A2, Legnano ha ceduto i diritti a Napoli

Era nell’aria, adesso è realtà. La serie A2 perde anche Legnano, che si auto-retrocede in C Gold e cede il diritto a Napoli. Ecco come la stampa locale ha commentato la notizia:
“Legnano riparte dalla casella di partenza dell’era Tajana. Ufficiale la cessione del titolo sportivo di Serie A2 a Napoli da parte degli Knights, che ripartiranno dalla Serie C Gold, punto iniziale della quindicennale scalata guidata dall’ attuale presidente. «Torniamo alle origini senza essere mai retrocessi,
non per demeriti sportivi ma per inderogabili necessità economiche – afferma Tajana -. L’esperienza in A2 ci ha dato cinque anni di
spettacolo dentro e fuori dal campo al PalaBorsani, ma non c’erano più le condizioni per proseguire». Nonostante i 43mila euro
raccolti dall’iniziatica In Kinghts We Trust, le risorse garantite dagli sponsor non hanno raggiunto la massa critica sufficiente
per indurre Tajana a partecipare nuovamente alla A2.
«Ringrazio i cinquanta sostenitori del trust, che entro
15 giorni saranno rimborsati; servivano però risposte diverse dagh sponsor, senza garanzie di coperture non me la sono sentita di
iniziare un’altra stagione». Una decisione oltremodo
dolorosa («Prima di schiacciare il tasto dell’iPad che avrebbe dato l’ok alla cessione, sono rimasto fermo per 50 minuti sul treno di ritorno da Napoli, tant’è che l’avvocato della controparte mi ha chiamato preoccupato») ma inevitabile alla luce di una serie di
fattori combinati che Tajana enumera: «Il rammarico maggiore è che in questi anni sono sempre stato solo; ci ho messo tante risorse, tantissime nelle ultime stagioni per ripianare i mancati pagamenti da alcuni sponsor, ma con due o tre soci forti che ho sempre
cercato sarebbe stato tutto diverso».
Le altre cause sono di natura esterna: «Contesto fortemente il passaggio della Serie A2 da 32 a 28 squadre, contro il quale mi ero
battuto in LNP, che ha ulteriormente alzato i costi, aspetto al quale ha contribuito anche chi ha giocato con i soldi del Monopoli».
Inoltre c’è il problema generale della crisi economica: «Il primo anno di A2 avevamo sponsor per 750mila euro, l’anno scorso sono scesi a 550mila euro, nonostante l’ottimo lavoro di Antonio Fagotti,
senza il quale non avremmo potuto disputare l’ultima stagione chiusa comunque con una brillante salvezza sul campo».
C’è anche un passaggio sull’annosa questione palazzetto: «Sarei ipocrita se attribuissi il problema alla mancanza di impianto in
città; resta il fatto che il problema sollevato da me già 15 anni fa è rimasto insoluto con colpe politiche trasversali e una situazione indegna di una città come Legnano». In ogni caso Legnano continuerà a esistere con prima squadra e giovanili: «Sono in corso trattative con l’Urania alle quali daremo seguito solo se ci permetteranno di dare continuità aUa A2 a Legnano – spiega Tajana -. In ogni caso ripartiremo dalla C Gold giocata al PalaKnights, manterremo il progetto AB A e l’intera attività giovanile. Non escludo che fra
uno o due anni se ci saranno le condizioni si possa puntare nuovamente più in alto». L’opzione Ura-Gnano sembra però in forte calo, l’intesa mancata sul numero delle partite al PalaBorsani spinge i milanesi a fare
da sé (possibile ritorno nel
basket di Anna Cremascoli, ex proprietaria di Cantù e
cugina di Ettore presidente
deh’Urania?) L’unico a far
rotta verso Milano potrebbe essere Antonio Fagotti.
G.S.


Comments are closed.