• 10/12/2018
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Rassegna stampa 10 dicembre: Corriere Romagna

RAVENNA
AGOSTINO GALEGATI
OraSì all’inferno, ritorno, a un passo dal paradiso per poi ridiscendere in purgatorio ma alla fine è tornata a rivedere le stelle. È stata una vera Divina Commedia in campo l’undicesima fatica della
formazione di Andrea Mazzon contro una Jesi che ha fatto la parte della grande per venti minuti. Alla fine, però, è arrivato il sesto referto rosa, non senza le polemiche marchigiane sull’arbitraggio troppo casalingo. Anche rivisto in tv, il fallo di Rinaldi sulla penetrazione di Smith è netto e la protesta
di Rinaldi prima esagerata e poi priva di senso. 16 liberi, che Smith realizzerà tutti (da 100-101 a 106-100), da regolamento ci stanno tutti. Così il dg Julio Trovato sulla rabbia post sconfitta di Jesi: «Mi chiedo quali vengono considerati ‘fischi di troppo’ : il fallo subito da Adam Smith in penetrazione a 15″ dalla fine della gara che invito tutti a rivedere? Il tecnico sulla plateale reazione di coach Cagnazzo? Forse il fischio sulla protesta prolungata di Rinaldi di cui non conosco le parole, ma il linguaggio del corpo ha una valenza internazionale? 0 magari l’espulsione dello dello stesso Rinaldi dopo che aveva rotto con un pugno il plexiglass dietro la panchina ospite? Gli episodi conclusivi hanno rovinato una splendida gara che in un finale punto a punto avrebbe potuto avere molti risvolti, ma se
consideriamo questi ‘fischi di troppo’ mi chiedo verso quale pallacanestro vogliamo andare».
Laganà decisivo
Dopo due partite con più scuri che chiari, sabato sera il play Marco Laganà è tornato a incidere con
16 punti e complessivi 18 di valutazione, concentrati in modo particolare nella terza frazione
quando Ravenna è passata dal -15al +3.«Leduesconfittematurate nei due turni precedenti si sono fatte sentire anche a livello di autostima e nei primi due quarti si sono viste anche in campo – premette Laganà – a livello di nervosismo di squadra. A complicare il nostro compito il fatto che Jesi comunque è una buona squadra che non merita l’attuale posizione di classifica (penultima a quota sei punti, ndr). Però siamo stati bravi a riprenderci, alzando l’intensità difensiva, andando avanti anche di undici (91-80, curiosamente il finale della partita di Roseto di sei giorni prima, ndr) ma poi abbiamo permesso alla Termoforgia di rientrare e sorpassarci nuovamente ma alla fine è andata bene così».
Nel finale le decisioni arbitrali hanno fatto saltare i nervi a Jesi e soprattutto a capitan Rinaldi, espulso per doppio tecnico. «Non so cosa abbiano da lamentarsi: il loro comportamento ha portato a
quelle decisioni».


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