• 06/12/2018
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Rassegna stampa 6 dicembre: Il Resto del Carlino

È ANCORA calda la ferita inferta da Roseto nella trasferta del Pala Maggetti e l’OraSì intende dimenticare al più presto quello che è
sembrato più che altro un passaggio a vuoto o, se vogliamo, un calo
di tensione, piuttosto che un problema di gioco. Il primo a esserne consapevole è Marco Cardillo. Solitamente perno della difesa e uomo ovunque dello scacchiere di Mazzon grazie alla sua aggressività rimbalzo, in difesa e nel recuperare palloni, Cardillo ha sofferto molto l’impatto degli Sharks nel primo quarto.
«E STATA una brutta partita – il suo commento -. Abbiamo iniziato
male subendo troppo la loro aggressività. Sapevamo che sarebbe stata dura dal punto di vista fisico, ma ci siamo lasciati sorprendere dalla loro difesa e contropiede senza reagire. È andata così, ce la lasciamo dietro le spalle e adesso pensiamo al prossimo impegno».
Aggressività appunto. Quella che è mancata nel primo quarto, visto
che Roseto ha segnato 26 punti quasi tutti dal campo, senza mai
andare in lunetta. Segno anche questo di troppa arrendevolezza. «Se vogliamo fare bene come nell’ultimo mese dobbiamo tornare
ad essere cattivi in difesa e soprattutto difendere in cinque- afferma il numero 9 -. Le partite si vincono così perché in questo
campionato si vive di intensità e contropiede». Cardillo quindi suona la carica, consapevole del fatto che molta della tenuta difensiva dipende dal suo impatto: «Domenica ho giocato una brutta partita e sono io il primo a rendermene conto. La mia forza è nell’aggressività che riesco in qualche modo a trasmettere ai compagni, e se non lo sono, perdo molto del mio potenziale. Un passaggio a vuoto può capitare in una stagione, l’importante è lasciarselo alle spalle e
ricominciare con la stessa voglia
che ho sempre avuto».
DOPO due ko consecutivi l’OraSì
torna a casa per due turni consecutivi.
Due partite, con Jesi e Verona,
da affrontare con la stessa attenzione,
a prescindere dalla differenza
di classifica tra le due squadre.
Si parte con Jesi (sabato sera
ore 20.30) che fuori casa è 0-5 nel
computo vittorie-sconfìtte.
«Tutto parte dal fare risultato in
casa nostra, perché qualche partita
fuori casa si può sempre vincerla
– conclude Cardillo -. Jesi è una squadra con una classifica che non rispecchia il suo reale valore. Domenica per esempio ha perso soltanto alla fine contro Verona, quindi dobbiamo affrontare la partita con la giusta serenità mentale, consapevoli delle nostre capacità che abbiamo dimostrato su campi difficili come Imola e
Bologna. Il Pala de André deve diventare il nostro fortino e qui vogliamo rendere la vita diffìcile a tutti».
Stefano Pece


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