Rassegna stampa 15 novembre: Gazzetta di Mantova
MANTOVA
C’è un modo di dire a Londra,”get something out of your system”,che in una traduzione
di significato molto più che letterale suona come “sopportare di fare qualcosa controvoglia
per potersi poi dedicare ad altro”. Non che contro Fortitudo e Treviso gli Stings abbiano
giocato controvoglia, anche perché sono gare che forniscono fascino e tanti stimoli, ma certamente sono gli ultimi avversari che vuoi affrontare se vuoi muovere la classifica. Missione diffìcile, ma certamente
più fattibile, lo sarà invece sabato al Pala De André, giorno e luogo in cui Vencato e compagni sfideranno Ravenna di coach Mazzon e del folletto Adam Smith che si presenta con il biglietto da visita di secondo miglior realizzatore del girone Est. L’OraSì è sesta con 8 punti e nell’ultimo turno ha vinto a Imola in volata 87-84.
Le viti difensive però sono tutt’altro che strette a dovere e, escludendo il fanalino Cagliari,
quella di Ravenna è la squadra con il saldo punti fatti e subiti peggiore (-60). Difendere bene sarà quindi un importante passo per gli Stings. Difesa che in questa prima parte di andata è stata la carta migliore messa sul tavolo da Mario Ghersetti, a cui contro Treviso ha però anche aggiunto 16 punti con un ottimo 1.28 punti per possesso offensivo.
«Stiamo avendo alti e bassi, ma il lavoro c’è – afferma Ghersetti – comandiamo il gioco anche
per metà o più di partita ma nel finale non riusciamo a gestire il vantaggio. Seravalli, come Cassinerio, sta facendo un grandissimo lavoro, gli errori li commettiamo noi individualmente, per cui dobbiamo prenderci la nostra responsabilità. Dobbiamo imparare a sbagliare meno perché vince chi sbaglia meno. Non tutti potranno dire di essere stati a lungo in partita con Fortitudo e Treviso, solo che ci siamo stancati di comandare le gare e poi di non vincere. Dobbiamo imparare dagli errori, ma dobbiamo farlo adesso e non dobbiamo ricordarci di questo a febbraio ». Ravenna è la tappa da cui ripartire: «Abbiamo iniziato la settimana lavorando sui nostri errori, poi siamo passati a vedere qualche piccola situazione di gioco di Ravenna. Ho giocato con Adam Smith l’anno scorso e so bene il suo valore, la maggior parte dei palloni passa dalle sue mani. La difesa non deve essere individuale ma di squadra. So di poter dare di più, ma con tutti gli alti e bassi che stiamo facendo uno non si può esprimere al 100%. Spendo tante energie per aiutare gli altri e a volte mi dimentico di me stesso, sono tranquillo, continuo a lavorare e voglio aiutare a caricare la squadra ». Poi un accenno allo sfogo
su Fb dopo Bologna: «Coi tifosi non ci sono problemi, i social ingigantiscono sempre le cose e a me era passata dopo due ore. Non ho avuto nessun problema con alcun tifoso, anzi ho ricevuto tanti messaggi bellissimi. La grande maggioranza dei tifosi aiuta la squadra e li ringrazio per il sostegno che ci stanno dando, non abbandonateci perché i risultati arriveranno. Noi e loro ci meritiamo
di vincere». (leonardo piva)