• 01/11/2018
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Rassegna stampa 1 novembre: Il Resto del Carlino

Capitan Masciadri è probabilmente il giocatore simbolo del momento altalenante dell’OraSì. Ha iniziato con un paio di buone prestazioni difensive e i 18 punti di Cagliari, poi la flessione dovuta in parte alle condizioni fìsiche non perfette, in parte al momento contingente di tutta la squadra, ed è lui stesso il primo a vivere con disagio questa situazione dal momento che non ha mai incassato 39 punti di distacco in una partita. «Adesso sto bene fisicamente – spiega -. Le ultime prestazioni sono spiegabili: con Cento era richiesto un certo tipo di lavoro che non mi metteva in condizione di tirare spesso. Poi ho avuto problemi di falli che mi hanno costretto a entrare e uscire dalla panchina e non mi è stato facile entrare in ritmo partita. Domenica scorsa invece è stata una partita a sé dove credo che nessuno di noi
sia veramente sceso in campo». Masciadri corregge il tiro poiché, dopo il primo tempo, al Camera c’era ancora una partita: «Essere sotto di 9 a Udine ci può stare dopo un primo tempo nel quale non abbiamo mai segnato da 3, e dove loro hanno segnato diverse volte sfruttando errori nostri. Col talento che hanno, qualche canestro di questo tipo devi metterlo in conto. Quello che invece non va è il modo in cui si è spenta la nostra luce nel terzo quarto». Dopo la serie di triple sparate dai friulani infatti, non è pervenuta nessuna reazione da parte della squadra ed è questo che ha fatto infuriare i tifosi più di tutto. «Non si può uscire completamente dalla partita – ammette Masciadri -, bisogna lanciare un messaggio diverso. Basterebbe un fallo a metà campo per fare capire all’avversario che sei ancora in partita mentalmente, invece non abbiamo fatto nulla, abbiamo continuato a subire senza rea
gire». Le critiche hanno fatto male alla squadra. Il gruppo sta facendo un grande lavoro in palestra per presentare un’immagine di sé adeguata al livello della categoria, ma le gare con Montegranaro e Udine hanno invece offerto la faccia peggiore dell’OraSì. Ogni malumore però potrebbe essere cancellato con una vittoria nel derby di sabato con Forlì e Masciadri ci crede: «Vogliamo assolutamente fare una bella partita. Dobbiamo imporre noi il ritmo e dobbiamo mostrare a tutti che non siamo quelli dei -30. Sappiamo cosa ci aspetta perché Forlì è la squadra che ruba o sporca più palloni, gioca aggressiva e con le mani sempre addosso. Non dobbiamo farci spaventare da questo, ma rimanere presenti mentalmente, avere pazienza e ritrovare fiducia nel contropiede, che non ha funzionato nelle ultime partite». Stefano Pece


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