• 18/10/2018
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Rassegna stampa 18 ottobre: Il Resto del Carlino

RAVENNA Montegranaro è una ferita ancora aperta, ma in casa OraSì c’è voglia di richiuderla in fretta. E l’ottimismo non manca, anche perché c’è la consapevolezza che si è toccato un punto così basso dal quale non si può che risalire.
Matteo Montano, cosa è successo domenica?
«Abbiamo giocato una partita vergognosa e per questo chiedo scusa ai tifosi. Dall’altra parte però sono sicuro che si sia trattato solo di un episodio che non si ripeterà, pertanto sono ottimista».
Ci sono comunque difficoltà in alcuni settori. Per esempio i lunghi che per ora non stanno rendendo secondo le attese.
«Piacenza e Montegranaro sono gare molto simili: tutta la squadra ha giocato male, non il singolo. Non abbiamo messo in pratica ciò che avevamo provato in precampionato e abbiamo avuto un atteggiamento sbagliato. Nonostante tutto siamo a una vinta e una persa. Abbiamo imparato la lezione, e adesso sappiamo che non vogliamo più rivivere sensazioni così brutte come quelle». Nelle prime due partite non si è visto il gioco corale emerso nel precampionato.
«Bisogna avere pazienza perché il gruppo è tutto nuovo. C’è chi viene dalla serie A, chi è alla prima esperienza in Legadue e tutti devono abituarsi a un modo di giocare diverso. Come in tutte le cose, quando si cambia tanto, c’è bisogno di tempo. In palestra lavoriamo duro, lo facciamo con serietà e alla lunga credo che i risultati si vedranno».
Cosa vi siete detti in questi giorni?
«Ci siamo confrontati e abbiamo capito che abbiamo tutti voglia di remare nella stessa direzione. Siamo un bel gruppo affiatato e stiamo lavorando bene. Abbiamo solo preso una sbandata. E’ meglio sia successo ora che più avanti».
Il presidente Vianello non ha gradito i fischi a fine gara, voi come li avete presi?
«Certamente non fanno piacere neanche a noi, ma per come abbiamo giocato ce li siamo meritati. Il pubblico paga un biglietto, e se vede un brutto spettacolo può accadere che lo faccia notare. Certo vorremmo che stessero sempre vicini alla squadra, ma fa parte del gioco, adesso starà a noi dimostrare che la rotta è cambiata».
Cagliari viene indicata come una delle squadre meno attrezzate a Est. Può essere il punto di partenza ideale per questo cambiamento di rotta?
«Non esistono partite facili a Est e anche se avessimo incontrato la Fortitudo sarebbe stato l’avversario giusto per dimostrare che abbiamo cambiato rotta. Dobbiamo fare risultato e soprattutto mostrare che abbiamo la faccia e l’atteggiamento giusto. Cagliari ha perso male entrambe le gare e avrà voglia di rifarsi, pertanto dovremo giocarcela, ma abbiamo bene in testa l’obiettivo di cancellare la prestazione di domenica scorsa».
Stefano Pece


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