• 03/10/2017
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Rassegna stampa 4 ottobre: Corriere Romagna

RAVENNA

MAURIZIO CORENI

I primi due punti sono in carniere. Andrea Raschi, prendendone atto, si ritiene soddisfatto del debutto che registra un miglioramento nei meccanismi di gioco della squadra, buon viatico per il prossimo impegno domenica prossima contro la neopromossa Orzinuovi. «Volevamo iniziare bene – attacca il capitano ravennate – e lo abbiamo fatto. L’approccio alla gara è stato buono, ma non è stato per niente facile ed è stata una vera battaglia. Gli abruzzesi non hanno mai mollato mentre noi abbiamo accusato alcuni black-out che però siamo sempre riusciti a fronteggiare giocando di squadra. In questo momento è evidente che non abbiamo la brillantezza dei tempi migliori però la squadra è stata in larga parte rifatta e occorrerà ancora tempo per poter fornire uno spettacolo migliore: in attesa accontentiamoci di prendere questi punti». Dopo aver chiuso avanti di dieci il terzo quarto sembrava fatta invece i padroni di casa hanno avuto il merito di rifarsi sotto riaprendo la gara: «Noi non abbiamo mai pensato fosse finita – risponde l’ala sammarinese – perché sono una squadra giovane e piena d’entusiasmo che fa dell’atletismo e dell’aggressività la sua arma migliore, in più sul suo campo Roseto è sostenuta da un tifo infernale che può sicuramente intimorire gli avversari. Noi però nel momento d’impasse siamo stati bravi a non perdere la necessaria lucidità riuscendo a reagire nel modo giusto con le soluzioni opportune per portare a casa una gara che si era complicata. Magari potevamo e-vitare di complicarci la vita, evitando la marea di palle perse ed è ovvio che su questo aspetto dovremo lavorare ancora parecchio». Nonostante tutto, come da pronostico, a Roseto è arrivato il risultato atteso da tutta la tifoseria che Raschi da bravo capitano attribuisce alla buona prova offerta da tutti coloro che sono scesi sul parquet abruzzese. «Credo che la nostra sia stata u-na prova corale soddisfacente poiché la gara è stata sempre e-quilibrata giocata per larga parte con minimi vantaggi per cui tutti i canestri segnati nei diversi momenti della gara sono stati impor- tanti per la vittoria: le “bombe” di Rice nella prima parte, quelle di Masciadri, la mia e quella di Montano e infine i liberi di Grant nel finale».


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