• 18/10/2016
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Il Resto del Carlino, 18 ottobre 2016: «Peccato, erano in emergenza Dovevamo frenare le loro folate»

È ARRIVATO a Bologna, sponda Fortitudo, il primo stop della stagione per l’OraSì Ravenna che sulla carta ci poteva anche stare, ma che nella realtà ha lasciato tanto rammarico in casa giallorossa per un’occasione sfumata sul filo di lana. E nelle parole di capitan Raschi si legge tutta la delusione che c’è oggi in casa giallorossa. «I RIMPIANTI – spiega il capitano – superano sicuramente le note positive di questa giornata, perché la Fortitudo era in una situazione di emergenza di cui potevamo approfittare. In più quando si perde di sei punti e si va ad analizzare ogni singolo possesso accorgendosi che la differenza l’hanno fatta gli episodi, allora il rammarico aumenta». Da parte vostra invece che cosa e mancato? «Il nostro errore più grave è stato quello di non essere riusciti a tamponare le loro folate. Sapevamo che Bologna vive di questi momenti di grande entusiasmo, anche grazie alla spinta del suo pubblico e non essere riusciti a metterci un freno ha condizionato il risultato. Sono situazioni di questo tipo che hanno segnato la fine del secondo quarto e l’inizio del terzo, dove il nostro margine di vantaggio poteva essere maggiore, e soprattutto hanno deciso il finale nel quale ci hanno inflitto quel parziale di 13-2 che ci ha definitivamente piegato». Il fatto che Smith non fosse al meglio a causa della febbre ha giocato un ruolo in questa sfida? «Taylor non si è mai allenato durante la settimana e ha avuto anche 39 di febbre. Sicuramente, per come siamo strutturati, dipendiamo molto da lui e da Marks e se non stanno bene tutta la squadra ne risente. Non è stato certo il miglior Smith, ma considerate le sue condizioni, è già molto il fatto che sia sceso in campo. Ma bisogna anche dire che chi l’ha sostituito, lo ha fatto egregiamente». Il campionato, come al solito, regala sorprese e chi vince una domenica cade quella dopo. Roseto ne ha presi 20 a Ferrara dopo due vittorie, Forlì ha battuto Treviso e Verona, dopo avere sbancato il Pala Dozza, è caduta in casa ad opera di Piacenza che non aveva mai vinto. «Gli ultimi anni ci hanno abituato a un campionato di questo tipo e credo che anche quest’anno si deciderà tutto nelle ultime giornate e che tanta differenza la faranno gli scontri diretti». Chi continua a vincere però è la Virtus, che sarà anche la vostra prossima avversaria. «Non mi stupisce: hanno fatto investimenti importanti per costruire un roster da prime posizioni della classifica e sono una piazza che ha fatto la storia. Sono quelle partite che ti danno motivazione in più e da parte nostra cercheremo di mettere qualche granello di sabbia in questo ingranaggio che sembra perfetto». Stefano Pece


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