• 10/10/2016
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Il Resto del Carlino, 10 ottobre 2016: «La nostra intensità ha fatto la differenza»

E COMPRENSIBILE la soddisfazione di coach Martino alla fine del primo derby stagionale dominato con autorità dai suoi ragazzi. «Chiaramente sono molto contento della vittoria – afferma -, non tanto per i due punti, quanto per come è arrivata. Il merito è dei ragazzi a cui dedico questo risultato che è figlio del loro lavoro giornaliero. Questa è una squadra costruita per crescere nel tempo e ho visto che il messaggio è stato recepito da tutti». La sua OraSì ha stravinto il confronto con Forlì grazie alla solita arma della difesa che ha chiuso i rubinetti agli avversari, i quali per lunghi tratti hanno mosso il punteggio soltanto dalla lunetta. «Oggi -prosegue Martino – faccio davvero fatica a trovare qualcuno che non abbia giocato bene. Tutti hanno portato a termine il proprio compito, soprattutto su Blackshear che era lo spauracchio della vigilia e ha segnato 21 punti, ma molti di questi dalla lunetta». SICURAMENTE l’Unieuro non era al massimo della condizione, ma il divario tra le due squadre è andato ben oltre la presenza fisica. «Avevo letto dei loro problemi – prosegue il tecnico giallorosso – ma sono convinto che un derby muova energie supplementari nei giocatori. Credo quindi che la ragione della vittoria sia da attribuire al fatto che non abbiamo mai abbassato l’intensità. Rispetto a Udine la prestazione è stata molto più costante e lo dimostrano le sole 6 palle perse». Determinante in questa gara è stato il contributo della panchina, che ha messo sul piatto 30 punti, 8 rimbalzi e 6 assist. «Abbiamo dato spazio a nove giocatori – conclude Martino – e ho tenuto in campo Marks soltanto 19 minuti. Lo stesso vale per Chiumenti che non è ancora al massimo della condizione. Ma le risposte che ho avuto mi hanno soddisfatto. I ragazzi hanno capito che non esistono titolari o riserve e che ogni domenica vanno in campo quelli più adatti, questo è ciò che significa essere una squadra». s. p.


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