• 25/11/2011
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Acmar, non essere di Manica larga a Rovereto

RAVENNA. L’Acmar non vuole essere di Manica larga a Rovereto. La formazione di coach Ciocca è reduce da due vittorie casalinghe consecutive che l’hanno rilanciata al quinto posto in classifica a quota dieci. Questa sera (ore 20.45, arbitri Marton di Conegliano e Scudieri di Maserada sul Piave) affronta oggi due spicchi del suo passato recente: il suo ex tecnico Guidi (due anni fa sulla panchina romagnola nel girone di ritorno) e l’ex regista Roberto Pappalardo, fino a pochi mesi fa in canotta giallorossa. I trentini navigano due punti dietro la Piero Manetti in un gruppone di ben sette squadre a quota otto, in dieci partite giocate (una in più rispetto ai romagnoli), ma l’allenatore bergamasco preferisce concentrarsi sulla propria squadra. “Quello che si è visto in queste ultime settimane – premette Ciocca – è che la squadra sta alzando la continuità di rendimento e di attenzione all’interno della stessa partita. Contro Riva del Garda siamo arrivati a 35 minuti anche se nel finale ci siamo complicati la vita con i nostri errori ma ogni settimana alziamo l’asticella di un po’ e voglio che questo accada anche oggi perché è una partita importante”. Pappalardo è stabilmente tra i migliori della propria squadra ed è decimo assoluto nella classifica dei marcatori con 14.3 di media. Ma un altro elemento da prendere in considerazione è il pivot Verri, quarto nella classifica degli stoppatori, anche lui in doppia cifra nella sconfitta casalinga recente con Roncade. “Veniamo da una settimana complessa – prosegue Ciocca – in cui Zambrini, Amoni e Sanlorenzo non sono stati benissimo ma confidiamo di averli in campo in maniera positiva. Le squadre di Guidi sono squadre vive, che difendono forte. E’ una squadra giovane ma con giocatori di talento come il nostro ex Pappalardo e appunto Verri.”.

Monfalcone Addio. Provvedimento clamoroso da parte della Federazione che ha estromesso Monfalcone dal campionato per inadempienze finanziarie (si parla di 400 mila euro di debiti) e irregolarità nel pagamento dei premi di formazione dei propri giocatori. Da definire i provvedimenti retroattivi e futuri sulle partite già giocate e da giocare dai friulani.

Agostino Galegati

da “Corriere di Romagna”

 


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