• 21/11/2011
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“L’Acmar è un gruppo unito”. Parola di Marcello Filattiera

RAVENNA. Lo sbarco su una Riva felice dopo quaranta minuti di battaglia sportiva vera (80-76), davanti a un pubblico numeroso e partecipe. L’Acmar ritorna così dopo due vittorie casalinghe consecutive con un bilancio positivo di cinque vittorie e quattro sconfitte. Se la prima affermazione al PalaCosta era stata quasi una passeggiata per i giallorossi contro Udine, la nona partita sostenuta dalla squadra di coach Ciocca è stata invece la prova della tenacia dei romagnoli contro un quintetto come quello trentino che può puntare in alto. Il grande merito di capitan Davolio e compagni è stato “tenere” nei primi due quarti, chiusi sotto di due punti (42-44), per poi tenere a freno gli ospiti. A quel punto sono stati il pivot Barbieri e l’ex di turno Filattiera a decidere la contesa: il primo ha portato Ravenna sul +11 (73-62), il secondo ha realizzato i liberi che in pratica hanno chiuso la partita. “Quando la partita è difficile – sottolinea il play-guardia Filattiera – è giusto che i 2-3 giocatori di maggiore esperienza si prendano le responsabilità importanti. E’ quello che è successo domenica con me e Schultz (Barbieri, ndr)”. La chiave della partita? “Credo – replica l’esterno – che sia stata il fatto che la squadra sta diventando veramente tale. Ci cerchiamo anche solo per un consiglio e ci troviamo di più, c’è compartecipazione di intenti, ci basta uno sguardo per capire cosa l’altro sta per fare. Inoltre il nostro merito è stato non andare via di testa contro una squadra che ha fatto bene in tante partite (aveva appena battuto una delle favorite Monfalcone, ndr) come invece è accaduto in altre occasioni in cui abbiamo subìto parziali lunghi e anche il pubblico si è fatto sentire. Dal mio punto di vista a Riva del Garda sono stato bene ma ci tenevo a fare bene e vincere domenica, sono contento per come è andata”. Tutto perfetto? Quasi, perché all’interno dell’ultimo quarto Zambrini scendendo dal tentativo di bomba è atterrato proprio sul piede dello spauracchio Bertolini (invece efficacemente controllato dalla difesa ravennate con un eloquente 0/8 da tre per lui), procurandosi un infortunio che nelle prime ore non sembra grave ma che deve essere valutato.

Agostino Galegati

da “Corriere di Romagna”

 


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