• 13/11/2011
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Sinfonia giallorossa per l’Acmar

Acmar Ravenna-Gsa Udine 91-69

ACMAR: Filattiera 12 (1/1, 3/3), Zambrini 16 (5/11, 2/2), Davolio 3 (1/2, 0/1), Amoni 11 (4/6, 1/5), Frigoli 2 (1/2, 0/1), Barbieri 14 (6/9), Sanlorenzo 12 (3/5, 2/2), Quartieri 13 (5/6, 1/4), Locci, Bosio 8 (3/4, 0/2). All.: Ciocca.

GSA: Confente 12 (2/6, 2/8), Metz 12 (5/8, 0/3), Cigliani 6 (1/3 da tre), Vecchiet 4 (2/9, 0/1), Bossi 19 (5/6, 2/4), Drì ne, Paunovic (0/1), Gaiatto 12 (3/5, 2/3), Principe ne, Gonzo 4 (1/3). All.: Marchettini.

ARBITRI: Sestini di San Giovanni Valdarno e Solfanelli di Livorno.

PARZIALI: 29-11, 52-26, 74-46.

TIRI LIBERI: Ravenna 6/9, Udine 12/13.

TIRI DA DUE: Ravenna 29/47, Udine 18/38.

TIRI DA TRE: Ravenna 9/21, Udine 7/22.

RAVENNA. Sinfonia giallorossa per l’esordio al PalaCosta: strumenti ben accordati, orchestra perfetta, la Gsa Udine si è arresa in pratica dopo pochi minuti di partita (91-69).

Dopo appena dieci secondi si capisce già che l’Acmar, senza il “nuovo confermato” Morigi fermato da una fastidiosa influenza, non vuole farsi sorprendere da Udine: tripla di Zambrini e gli oltre 700 spettatori del PalaCosta esplodono di gioia. Dopo i liberi di Gonzo si scatenano Barbieri sotto le plance, Amoni, Quartieri e Zambrini dal perimetro per il 15-2 dopo tre minuti, divario che diventa 19-4 al 5′ ancora con le armi pesanti di “Zambro”. La Gsa prova a scuotersi ma vale solo un piccolissimo parziale 0-5 (19-9) ma nel finale di un rapidissimo primo quarto è Filattiera con due triple a riscaldare punteggio e pubblico giallorosso (29-11) per un fantastico 4/6 dalla lunga distanza nei primi dieci minuti. L’aria di casa è morbida profumatissima come le mani di Quartieri e Amoni che regalano a Ravenna anche il +25 (38-13) dopo tre minuti della seconda frazione. Ravenna è una macchina da guerra perfetta: Amoni si gira e alza la mano per il tennistico 40-15. Il più positivo dei bianconeri è il giovane Bossi che fa vedere un paio di numeri “da grande” come il perno e canestro e la tripla del 42-22 a metà quarto. Ma contro la giornata di grazia romagnola la Gsa ha poche speranze: anche Sanlorenzo si iscrive alla società dei bombaroli (45-22) mentre tutti sono immarcabili (appena cinque falli commessi dalla squadra di Marchettini in venti minuti di partita). Max Bosio festeggia il suo ventiduesimo compleanno con i punti del nuovo +25 ma l’Acmar non si ferma: altra spingardata Sanlorenziana e l’Acmar scollina i cinquanta punti ancora prima dell’intervallo per il +28 (52-24), Alla prima azione della ripresa Zambrini supera la doppia cifra personale (54-26) mentre sull’altro fronte Barbieri stoppa il contropiede di Gaiatto. Filattiera per non sapere né leggere né scrivere molla altri sei punti filati a cui segue il canestro da sotto di Bosio per l’incredibile +36 (64-28). Gaiatto e Metz provano a rendere meno amaro uno sviluppo del gioco che non si sblocca dal trentello di divario (72-42 dopo 27’20”) con la frazione che finisce piuttosto equilibrata (22-20 il parziale) sul 74-46. Quando Amoni da sotto realizza un nuovo +33 (85-52) anche il lungo raggiunge la doppia cifra personale, il sesto dei ravennati. Il supervantaggio ravennate permette a Ciocca di svuotare la propria panchina con un quintetto giovanissimo (Frigoli, Locci, Bosio, Quartieri, Amoni) che conunque gestisce bene, subendo solo una limatura del divario sulle triple di Confente e Bossi (89-65 a due minuti dalla fine) ed è proprio Frigoli a realizzare il canestro della generosa staffa (91-69).

Agostino Galegati

da “Corriere di Romagna”

 


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