Acmar, quella bruciante sconfitta che attende riscatto
Primo delicato impegno del 2011 per l’Acmar Ravenna che stasera al PalaCosta, con palla a due alle ore 18 (fischiano Tallon di Bologna e Cappati di Comacchio), sfida la Tosoni Villafranca in un match che nasconde diverse
insidie. Terminato il girone d’andata al secondo posto
a pari merito con Marostica, a due punti dai campioni
d’inverno degli Angels Santarcangelo, la squadra di coach
Ciocca vuole proseguire nella striscia positiva con cui ha
concluso il 2010; per farlo dovrà superare un avversario
molto ostico cui ha dovuto cedere il passo nella giornata
d’apertura di questo campionato. La Tosoni Villafranca è
stata, infatti, l’unica formazione ad aver finora sconfitto
piuttosto nettamente i giallorossi: il 70-56 dell’andata costituisce la peggior sconfitta stagionale dei bizantini, numericamente parlando. Ma non è questo l’unico precedente
tra le due formazioni: a settembre, al PalaCosta, si erano affrontate nella semifinale nel secondo concentramento e in quell’occasione vinse Ravenna per 59-46.
Le due squadre arrivano alla partita in un momento abbastanza differente: la squadra di coach Bianchi è reduce da un netto successo sulla Fortitudo ottenuto nell’ultimo turno, disputato il 6 gennaio mentre l’Acmar Ravenna si trova a dover fronteggiare un momento delicato dal punto di
vista dell’infermeria. “Villafranca è in un buon momento
di forma. Si è ripresa dopo avere avuto un paio di inciampi,
ha voglia, mentalità – spiega Ciocca – ed è da rispettare
perché è l’unica squadra che ci ha messo sotto in maniera
chiara all’andata. Noi vogliamo andare in campo e rispondere con i fatti a quella partita, vogliamo sportivamente vendicare una sconfitta meritata. Purtroppo, la squadra non sta molto bene perché abbiamo Pappalardo
e Sanlorenzo fuori (si spera che possano essere disponibili
per la trasferta di Rovereto di domenica prossima, ndr),
Maioli con problemi ad un ginocchio e Carrichiello che ha mal di schiena. Non stiamo bene, ma siamo convinti di avere fatto quello che dovevamo fare in questa pausa, lavorando bene. Più delle condizioni fisiche, mi preoccupa di più il fatto di non giocare da tre settimane, cosa che considero più un danno che una cosa positiva: nonostante tutto, l’atteggiamento e la voglia di fare di chi c’è, e degli
infortunati che lavorano per recuperare, è davvero incoraggiante.
Dobbiamo fare di necessità virtù, come abbiamo sempre fatto e presentarci con la testa carica”.
Riccardo Sabadini