• 02/11/2010
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L’Acmar ha superato il vero banco di prova

Il cammino dell’Acmar Ravenna continua implacabile nelle partite in casa. Ma più in generale i ragazzi di Cesare Ciocca inanellano la terza vittoria consecutiva in campionato. Una serie positiva iniziata con la larga vittoria su Pordenone e coronata dalla convincente prova con quella che, fino a domenica scorsa, era la prima della classe e non aveva mai perduto un match fuori casa. Ravenna ha condotto dal primo all’ultimo minuto, come nelle due gare precedenti, senza mai perdere il pallino del gioco.

Una buona prova collettiva, con un Cicognani che è tornato in campo con buona presenza, realizzando 6 punti, anche se in un minutaggio ancora limitato. Ottima è stata soprattutto la prova di Maioli, trovatosi costretto a un superlavoro, gravato com’era, anche dalla responsabilità di contenere il colossale Deguara (2,24). Una prova di maturità superata a pieni voti dalla squadra intera.

Il centro ravennate mette in evidenza proprio questo aspetto: “Abbiamo fatto diverse buone partite con squadre forti, ma non irresistibili, questa partita era il nostro vero banco di prova”. Una prova superata con grande personalità. Soprattutto sul piano della difesa la squadra giallorossa si dimostra molto tosta per chiunque. Solo 53 i punti realizzati da Caorle. “Abbiamo fatto un gran lavoro difensivo – prosegue Maioli – Anche se in attacco abbiamo tirato un po’ male, se difendi bene la partita scivola via più facile”.

Cesare Ciocca, infatti, sposta l’attenzione appunto sulla difficoltà dell’attacco: “Abbiamo sbagliato molto sotto il canestro avversario, forse per la troppa foga di fare. Qualche giocatore non è sereno, ma non ce n’è motivo perchè lavoriamo in un ambiente che non ci mette alcuna pressione e che ci permette di lavorare nella più grande tranquillità. Siamo un gruppo unito di dieci giocatori e se uno non funziona c’è qualcuno pronto a sostituirlo, non c’è motivo di essere poco sereni”.

Ora per l’Acmar c’è il sentitissimo impegno con Bologna, in un palazzetto che ha fatto la storia della pallacanestro italiana. Ma per Cesare Ciocca questa è una partita come un’altra: “I canestri sono sempre alla stessa altezza, come in qualsiasi altro palazzetto. Certo, ci saranno magari duemila persone, ma abbiamo giocatori che hanno già giocato in scenari importanti come questo, non dobbiamo certo farci condizionare da questa partita. La dovremo preparare serenamente, come una qualsiasi altra sfida di campionato. Dobbiamo trovare la serenità per non farci spaventare da questa cornice. Il nostro cammino non terminerà dopo questa gara”.

Stefano Pece

da “Il Resto del Carlino”

 


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