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Sarà un derby inevitabilmente particolare, quello di Loris Giovannetti. L’allenatore di Premilcuore tornerà al PalaMokador di Faenza un anno dopo aver lasciato la squadra biancazzurra per tornare, diciott’anni dopo, a guidare i “cugini” di Ravenna. Se da spettatore si è già visto sulle tribune del palazzetto faentino, questa sera Giovannetti “debutterà” sulla panchina ospite, in quella che fino a giugno, e per oltre un anno e mezzo, è stata casa sua: “Ci sarà ovviamente una certa nostalgia – confessa Giovannetti – vivrò certamente un momento toccante dall’ingresso in campo fino alla palla a due. Da quel momento però, penserò ad una partita come sono le altre: anzi, probabilmente più bella delle altre, visto che ci sarà tanto calore da parte del pubblico e che questo tipo di partite sono le più esaltanti da vivere dal campo”. Una partita esaltante, senza dubbio, nella quale Ravenna cercherà di allungare a cinque la propria striscia di successi consecutivi: “Ci siamo allenati con regolarità in settimana – spiega Giovannetti – e a livello fisico si può dire che siamo sopra i nostri standard abituali. Dal punto di vista psicologico invece, sappiamo che il derby è una partita unica ed impronosticabile, e che troveremo di fronte una squadra decisamente motivata e nella quale l’allenatore (Galetti, a Ravenna nella prima parte della scorsa stagione, ndr) farà una partita nella partita. La stessa cosa si potrà verificare da parte nostra – il riferimento è a Neri ed Emiliano Solfrizzi, passati in estate all’Acmar proprio come Giovannetti – e sappiamo che ognuno vorrà fare splendida figura di fronte al proprio ambiente passato. Non c’è cattiveria, è la competitività dello sport, è giusto che sia così”. Dalla sua, Ravenna ha un ottimo momento di forma: “Non è cambiato molto – riprende Giovannetti – ci alleniamo con i soliti programmi ma ci siamo finalmente tutti: non siamo al meglio perchè pur rientrando, alcuni giocatori hanno ancora bisogno di tempo per recuperare definitivamente, ma va molto meglio rispetto a prima”.
Di fronte, l’Acmar troverà un Bullonerie Riunite decisamente motivato. L’obbiettivo, per i faentini, sarà quello di dimenticare al più presto sia la partita dell’andata (94-75 il finale, in favore di Ravenna, ndr) che la sconfitta di domenica scorsa sul campo di Atri, ultima della classe: “La mia esperienza – chiude Giovannetti – dice che in un derby si dimentica ogni cosa e si vive la partita come se fosse la più importante, perchè vincendo si pensa di dimenticare ogni male. Si dice spesso che il derby può salvare la stagione, e spesso vince la squadra meno pronosticata. Sarà una sfida interessante fino all’ultimo”.
Miro De Giuli
“La Voce di Romagna”, 07/02/2009