L’Acmar mostra i muscoli ad Atri
Acmar più forte dell’emergenza. Dopo due sconfitte consecutive la formazione di Loris Giovannetti(orfana di Marisi, Neri e Falcomer e Berlati in campo appena due minuti) torna a brindare lontano dalla Morigia.
Contro Atri, in serie positiva da due turni dopo
l’arrivo del nuovo tecnico Ranuzzi, i giallorossi, sapendo
di non avere tanti punti nelle mani, partono dalla difesa (44 punti concessi) e fin dall’avvio prendono in mano le redini dell’incontro. Dopo 3’30” il tabellone segna un eloquente 2-9 con i romagnoli trascinati da Enrico Solfrizzi. Le due squadre segnano col contagocce e il
parziale del primo intervallo breve è bassissimo (9-12)
nonostante la tripla di Montuori che chiude la frazione.
Ravenna prova a scappare all’inizio del secondo quarto con quattro punti di Zatta (11-16), sforzo vanificato da un parziale 8-2 in favore degli abruzzesi (19-21). L’attacco romagnolo ricomincia a girare quando Berlati ritorna in
campo dopo l’infortunio e al 20’ il divario torna di due
possessi (25-30). Al ritorno dagli spogliatoi l’Acmar continua a comandare le operazioni, Compagni fa la voce grossa sotto i tabelloni e al 24’ Ravenna vola sul
+11 sfruttando anche un tecnico alla panchina avversaria (30-41) prima di andare all’ultimo intervallo breve sul 41-52 (Compagni e Zudetich viaggiano a 30 punti in coppia).
Nell’ultimo quarto la partita diventa quasi una formalità
per Ravenna. Atri infatti non trova la via del canestro per i primi cinque minuti. Enrico Solfrizzi porta al massimo vantaggio i romagnoli con una bomba (42-59) con l’ala argentina Porta rompe il digiuno dei padroni di casa
dalla lunetta (44-59) ma serve solo ad aggiornare e fissare
il punteggio finale, non il canovaccio della partita che sorride agli uomini di Giovannetti che ripropongono con forza la propria candidatura per un posto
nelle prime quattro.
Agostino Galegati
da “Il Corriere di Romagna”, 1 dicembre 2008