• 03/04/2018
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Il trionfo dell’OraSi secondo www.gazzetta.it

Basket, A-2: il colpaccio di Ravenna
mischia le carte playoff del Gruppo Est

La spettacolare vittoria di Ravenna contro la lanciatissima Treviso mischia le carte in prospettiva playoff nella parte centrale della classifica del Gruppo Est, dove Trieste è quasi sicura del primato e la Fortitudo del secondo posto

Jacopo Giachetti, guardia di Ravenna CIAM/CAST

Jacopo Giachetti, guardia di Ravenna

Non c’è nulla di scontato in questa A-2. Chi non ne fosse ancora convinto, è caldamente invitato a rivedersi gli ultimi 10’ di Ravenna-Treviso, posticipo di Pasquetta della 27a giornata. Sulla carta, gara alla portata della squadra veneta, che proveniva da dodici vittorie nelle precedenti tredici gare ed era data come la più in forma dell’intero campionato. Ravenna invece appariva in caduta libera, in classifica come nei risultati: con appena tre successi nelle ultime dieci partite giocate, era scivolata pericolosamente ai margini bassi della zona playoff. La gara ovviamente se ne frega di tutti questi calcoli e vede meritatamente i romagnoli in vantaggio di cinque punti al 30’. Siccome non ci sono certezze che reggano più di qualche attimo, Treviso ribalta tutto, recupera e vola a +6 quando mancano meno di tre minuti e mezzo alla sirena. È finita? Figurarsi: coach Pillastrini perde Fantinelli per falli e – com’era accaduto nella sconfitta di Verona – senza il playmaker nei momenti decisivi i compagni faticano a costruire attacchi convincenti. Contro-break di Ravenna, che prima pareggia con un gioco da tre punti di Jerai Grant, poi – dopo una serie di errori da ambo i lati – affida la palla della vittoria a Giachetti: è la sua specialità, punta Imbrò, lo sbilancia, e dai sei metri fa esplodere il Pala De Andrè.
CHE GROVIGLIO — La vittoria di Ravenna ingarbuglia – se possibile – ancora di più la classifica del girone Est, nella bassa zona playoff. In alto infatti il turno pre-pasquale non ha cambiato quasi nulla: Trieste conserva il +2 sulla Fortitudo e, con appena tre giornate da giocare e il vantaggio negli scontri diretti, può stare relativamente tranquilla. Anche l’Aquila rischia davvero poco: ha un calendario piuttosto agevole e il +4 sulla coppia Treviso-Montegranaro dovrebbe bastare per mantenere la seconda piazza. Veneti e marchigiani (terzi a pari merito a quota 34) si giocano il terzo posto, ma devono guardarsi dal rientro di Udine, che insegue ad appena due lunghezze. Più in basso, come si diceva, c’è la bagarre; i posti in palio sono soltanto tre, ma le squadre che ambiscono a dire la propria in post season sono almeno cinque, visto che Mantova e Forlì, undicesima e dodicesima con 24 punti, sono ormai tagliate fuori: i lombardi, reduci da cinque sconfitte consecutive, hanno esonerato coach Lamma e sono nella bufera. A quota 30 c’è il quartetto composto da Ferrara, Verona, Ravenna e Jesi; a 28 c’è Imola, che ha un calendario durissimo e dovrebbe compiere un miracolo. I punti in palio sono ancora sei, solo la sera del 22 aprile – ultima giornata della regular season – sapremo con certezza chi l’avrà spuntata. Per il momento, non ci resta che goderci lo spettacolo.

 Alberto Mariutto

 


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