• 14/03/2011
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Difesa e Malamov, il giusto mix per l’Acmar

Una grande reazione di orgoglio e l’impatto impressionante del talento di Andrea Malamov: è questa la ricetta che ha portato l’Acmar Ravenna al successo contro una squadra ostica come la Coopsette Castelnovo, in una partita tutt’altro che facile, condotta quasi sempre dai giallorossi che sono andati a sprazzi ma che hanno saputo condurre in porto una vittoria che sul finale è stata messa in discussione dall’orgoglio reggiano.

Coach Ciocca è soddisfatto della prestazione dei suoi e, in conferenza stampa, ha sottolineato principalmente due aspetti: “Ci tengo ad evidenziare – attacca il coach giallorosso – la grandissima reazione mentale a un momento difficile, dovuto a diversi fattori, e la nostra difesa, tornata sui livelli di due mesi fa, che ha tenuto a 61 punti una squadra che nelle ultime cinque gare giocate segnava quasi 80 punti di media”.

Parlando dei singoli, l’allenatore giallorosso riconosce la grande prova di Malamov ma elogia soprattutto il gruppo per il modo in cui l’ha accolto: “Voglio fare un plauso alla squadra che in settimana ha lavorato per consentire ad Andrea di entrare nel nostro sistema di gioco, ma anche dal punto di vista umano. Malamov non è un giocatore facile da inserire, è “ingombrante” per talento e palmares ed ha bisogno di avere la palla in mano, ma il gruppo ha fatto davvero un lavoro eccezionale. Ora siamo una squadra di 10 giocatori per cui ci saranno giocatori che in certe partite giocheranno di più e in altre meno, com’è successo oggi a Cicognani e Pappalardo: se i giocatori riusciranno a prendere questa cosa non come un affronto ma come una sfida potrà essere un valore aggiunto per noi”.

La convocazione di Cicognani per il raduno di Grottaferrata della Nazionale Under 20 da poi a Ciocca la possibilità di mettere in evidenza il nuovo corso della società giallorossa: “La convocazione di Cicognani è un motivo di grande soddisfazione per me. Questa convocazione dev’essere la base su cui deve partire Ravenna: dobbiamo prendere positivamente il modello di Santarcangelo che è l’opposto di quello che ha fatto Ravenna fino a quest’anno. E’ importante avere un settore giovanile che cresce, uno staff tecnico che può lavorare in continuità; il gap con Santarcangelo, non è di natura tecnica, ma di natura strutturale: s’è visto chiaramente che gli Angels sono una squadra con uno zoccolo duro, guidata da un coach che lavora con lo stesso gruppo da un po’ di tempo. Loro erano più pronti di noi, abbiamo due mesi per metterci alla pari, sono convinto che se lavoriamo serenamente possiamo giocarcela tranquillamente”.

Riccardo Sabadini da “La Voce di Romagna”

 


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