• 16/02/2011
  • Stampa
  • Commenti disabilitati su Ciocca: “Bisogna giocare con maggiore cattiveria”

Ciocca: “Bisogna giocare con maggiore cattiveria”

Una sconfitta che brucia, quella dell’Acmar di domenica contro la Fortitudo Bologna, in una partita molto sentita da tutti. Brucia soprattutto perché, davanti a un palazzetto pieno, con pochi spazi vuoti, i giallorossi hanno regalato due quarti agli ospiti, entrando prepotentemente in partita solo alla ripresa del gioco dopo l’intervalle lungo e sfiorando l’impresa di ribaltare la situazione, sfumata nelle battute finali.

In casa Acmar c’è quindi la consapevolezza che non si può regalare, soprattutto in un futuro discorso play off, un tempo ad avversari del calibro di Bologna, ma c’è anche la convinzione di essere una squadra che merita il posto che occupa tra le grandi di questo girone.

“Non abbiamo avuto la faccia da play off nei primi due quarti – spiega Cesare Ciocca -. Non abbiamo avuto la cattiveria giusta in una partita che poteva essere un antipasto di play off. E’ la terza volta che ci capita di andare sotto di 20 in questo campionato. Sono tanti punti, difficili da recuperare, anche mettendoci tutta l’intensità di cui siamo stati capaci nel secondo tempo, un’intensità degna dei play off”.

Bologna ha lanciato un chiaro messaggio che vuole rientrare nella corsa alle posizioni di testa, anche grazie all’ampia varietà di scelte su cui può contare.

“Bologna ha ritrovato Lamma, giocatore fondamentale, e quando torneranno Carretta e Zambrini sarà sicuramente tra le candidate ai play off. Senza questi uomini è un po’ scivolata in classifica – prosegue il tecnico giallorosso -. E proprio questo fatto deve regalare a noi la consapevolezza dei nostri mezzi perchè, anche se rallentati da tutti i guai fisici che abbiamo avuto in stagione, noi siamo sempre rimasti ai vertici e siamo ancora al terzo posto”.

In questa gara è mancata l’impronta di Davolio, solitamente tra i migliori dei giallorossi. L’intento della società ravennate, chiaro fin dall’estate, era quello di creare un gruppo in grado di sopperire alle mancanze del singolo. Ma in una stagione lunga e logorante per tutti, in qualche occasione il collettivo può non bastare.

“Può capitare a un giocatore sempre positivo come Davolio, di avere una giornata storta – conclude il tecnico -. Ciò che solitamente fa la forza della nostra squadra è il collettivo. Siamo infatti la formazione col maggior numero di giocatori in grado di andare a punti. Ma, con un Pappalardo commovente per ciò che è riuscito a fare, se si tiene presente che giovedì non riusciva nemmeno a salire le scale per il dolore al ginocchio, e un Sanlorenzo che gioca ma soffre, viene resa ancora più evidente la giornata storta di un elemento importante come Davolio. Questo è il risultato del fatto che siamo un po’ in apnea in questo periodo. Ed è un aspetto sul quale bisognerà riflettere”.

Stefano Pece

da “Il Resto del Carlino”

 


Comments are closed.