• 29/03/2025
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Ravenna attesa da Caserta nella trentaquattresima giornata. Coach Gabrielli: “È una squadra molto talentuosa, dovremo limitare il loro gioco in contropiede”

Dopo la partita contro Piombino, Ravenna proverà a tornare alla vittoria contro un’altra squadra vicina in classifica. Caserta, infatti, è dodicesima, avendo solo due punti di vantaggio sull’OraSì che ha giocato una partita in meno, dovendo ancora recuperare la gara con la Luiss. Rispetto al match dell’andata, in cui i giallorossi erano riusciti a vincere per 87-82 grazie ad un ultimo quarto da 28 punti realizzati,  la squadra padrona di casa dovrà fare a meno di uno dei principali riferimenti offensivi, Matteo Laganà, che ha subito una lesione di primo grado all’adduttore durante lo scorso match. Proprio dopo la sconfitta con Rieti nell’ultima giornata, è arrivato l’esonero di coach Cagnazzo, sostituito da Massimiliano Baldiraghi.

Il coach dell’OraSì Andrea Gabrielli ci ha parlato della squadra avversaria e del tipo di partita che si aspetta, anche in relazione al nuovo allenatore e all’assenza del playmaker titolare, nonché secondo miglior realizzatore di Caserta.

-Che tipo di squadra è Caserta e come pensi che sia cambiato il loro tipo di gioco dopo l’arrivo di coach Baldiraghi?
-Caserta è una squadra che ha costruito l’ipotetico accesso ai play-in soprattutto in casa dove, dopo aver perso qualche gara all’inizio, ha battuto molte squadre blasonate facendosi sempre valere. Questo anche grazie ad un importantissimo fattore campo, in un palazzetto molto caldo che conosco molto bene, avendoci giocato diverse volte in due anni. È una formazione che ha molti punti nelle mani, che costruisce break importanti in transizione o nei momenti in cui prende fiducia nel tiro da tre. È una squadra molto talentuosa, che alterna giocate di squadra e individuali grazie a giocatori con buone mani, che possono creare un’occasione di tiro per loro stessi o per i compagni. Conosco bene il loro nuovo allenatore e presumo che in questi giorni abbia dato alla squadra molta energia e carica dal punto di vista emotivo. Probabilmente difenderanno con molta intensità, ma in tre giorni non credo che siano cambiati radicalmente. Noi abbiamo lavorato su situazioni riguardanti i giochi che hanno e molto sulle loro caratteristiche individuali.

-L’infortunio di Laganà vi ha costretti a preparare il match in modo diverso?
-Innanzitutto, dispiace quando un giocatore deve stare lontano dal campo in maniera forzata. Chiaramente l’assenza di Laganà si traduce nell’assenza di un esterno nelle rotazioni e in una freccia in meno nell’arco. Sicuramente chi lo sostituirà si farà valere e, come squadra, mi aspetto che utilizzino maggiormente gli spazi interni, sia attaccando in uno contro uno che con qualche pallone in più per gli interni. Dovremo comunque giocare contro una rotazione a dieci, perché il giovane Pisapia quando è stato chiamato in causa ha sempre dato il suo contributo.

-Quali pensi che saranno le chiavi tattiche della partita? All’andata il match aveva avuto un punteggio ed un ritmo abbastanza alti, ti aspetti la stessa cosa anche domani?
-Ogni partita è una storia a sé stante: vedendo i punteggi che producono le due squadre mi verrebbe da dire di sì, ma potrebbe venir fuori una partita dove le difese sono più attente, prevalendo. Noi dovremo cercare di limitare il loro gioco in contropiede, facendo attenzione ai giocatori che hanno spesso la palla in mano. Secondo me D’Argenzio, data l’assenza di Laganà, avrà molti palloni in più da giocare, inoltre, hanno tiratori temibili come Ricci ed Heinonen ed un pacchetto lunghi molto grande, che all’occorrenza può far male a chiunque.


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