Rassegna stampa 4 settembre: Il Resto del Carlino
Marino: «Sta nascendo un gruppo solido»
Tommaso Marino è uno dei pochi superstiti della passata stagione. Arrivato a Ravenna in corso d’opera è stato fortemente voluto da Cancellieri che ne ha apprezzato le doti di leader carismatico e di play estroso.
Marino come trova la squadra rispetto all’anno scorso?
«Non mi piace parlare delle differenze col passato. Se ne sono andati alcuni giocatori che erano diventati anche amici, come Montano, ma ne sono arrivati altri. E il primo aggettivo che mi viene in mente per descrivere questo gruppo è ‘solido’».
Si spieghi meglio.
«La mia idea di solidità parte dal gruppo degli italiani e quest’anno ci sono giocatori di grandissima esperienza come Chiumenti, Venuto e Sergio che sono al clou della propria carriera. Accanto a loro sono stati inseriti due americani molto diversi: Thomas sa già bene dov’è e non ha bisogno di aiuto. Potts invece va un po’ guidato perché venendo da una realtà completamente diversa come quella coreana, ha bisogno di una mano in più».
Come si trova con Venuto?
«Abbiamo già giocato insieme ed eravamo già amici da parecchio tempo. Alla mia età ormai non penso più a quanti minuti sto in campo o alla rivalità col mio compagno di ruolo. Penso piuttosto a come posso aiutare la squadra io e a come può aiutarla lui. Marco è un giocatore che sa come vincere perché ha giocato in squadre importanti come la Fortitudo e Biella, con la quale è arrivato primo perdendo poi ai playoff, e costituisce un’aggiunta fondamentale per mentalità e atteggiamento».
Cosa ne pensa delle caratteristiche fisiche del roster?
«Non avremo il lungo di 2 metri e 15 che prende 20 rimbalzi a partita, ma siamo più difficili da leggere. Abbiamo un giocatore come ‘Chiumo’ che sa sempre dove mettersi e fa squadra, Sergio che è un ‘3’ di stazza, Giddy che ha una struttura fisica solidissima, come del resto Treier, e Thomas che è uno che mette il corno addosso alla difesa avversaria. Non credo che pagheremo troppo dazio fisicamente. Anzi, possiamo dare fastidio a tutti».
Le favorite per il campionato?
«Trovo diffìcile che Verona possa sbagliare la stagione. Per me sarà una squadra destinata a stare sempre nelle parti alte. Per il resto non saprei dire perché le eccezioni ci sono sempre. L’anno scorso Tortona doveva vincere il campionato e si è trovata invischiata nei bassifondi della classifica e Roseto, che dicevano fosse una squadra di bambini, ha dato fastidio a tutti. Non essendoci più le due squadre
ammazza-campionato vedo un grande equilibrio».
Domenica c’è il derby con Forlì. Cosa vi aspettate?
«Questa Supercoppa carica di pressione l’ambiente un po’ troppo presto. Dopo due sole settimane di lavoro non sei pronto a giocare una partita ufficiale. Certo avrei preferito fare un precampionato più tranquillo, senza partite che ‘devi’ vincere ad ogni costo. Però si tratta di una partita a cui i tifosi tengono e la giocheremo al massimo delle nostre possibilità».
E si giocherà al PalaCosta.
«Non ho mai giocato in casa al ‘PalaCosta’. Ci sono venuto solo da ospite. Sarà il nostro fortino, ma non so cosa aspettarmi, perché siamo profondamente rinnovati sia noi che loro».
Stefano Pece