• 13/09/2019
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Rassegna stampa 10 settembre: Corriere Romagna

ORASÌ TRANQUILLA. CHIUMENTI NON SI SPAVENTA DOPO IL DERBY
Buona la prima per 25 minuti poi del crollo alla distanza. Il gelido -26 al PalaCosta subito dall’OraSì ha vissuto più fasi: tante schermaglie iniziali con Forlì a giganteggiare spesso nel pitturato ravennate a cui hanno risposto i giallorossi dal perimetro (dal 18-29 al 31-29), poi la tripla di Kitsing sulla seconda sirena che ha instradato il primo turno di Supercoppa (37-46) fino al 72-98 finale nonostante l’orgoglio e una discreta circolazione di palla. Sul fronte realizzativo, Thomas ha confermato tutte le proprie doti di “colpitore” soprattutto quando va in ritmo e Alberto Chiumenti ha incarnato proprio lo spirito che Ravenna dovrà avere per i prossimi 8-10 mesi.
«Manca poco meno di un mese alla prima partita di campionato – spiega il lungo veneto – e Forlì ha già confermato tutte le proprie doti di squadra fisica, ricca di elementi di esperienza che conoscono bene questo sport e già un più che discreto gioco d’insieme. Per quanto riguarda noi siamo nuovi, abbiamo già inserito tante cose nel nostro bagaglio, dobbiamo rimanere positivi e lavorare tanto, per questo
abbiamo saltato il giorno di riposo per prepararci anche oggi (ieri, ndr) in vista della partita di mercoledì a Piacenza. Per quanto riguarda il derby, l’abbiamo affrontato dando subito il massimo visto che da calendario era una gara ufficiale. Dopo tre settimane è stata un po’ difficile gestirla perché comunque sono ancora tanti gli aspetti su cui dobbiamo lavorare e migliorare. Non deve venire fuori un’attitudine negativa come forse in certi frangenti è emersa domenica ma questo non deve essere un alibi, anzi, si
deve fare meglio anche sotto questo aspetto».
Rimbalzi pollice alto, difesa pollice verso. Sfogliando le statistiche, Ravenna a rimbalzo è stata più efficace dei biancorossi (32-30) con tredici carambole offensive a otto, mentre la difesa ha troppo spesso concesso canestri facili con un Marini spesso oggetto misterioso.
«La difesa è una catena – prosegue Chiumenti – ogni anello deve essere saldato ai vicini. In certe situazioni di gioco abbiamo pensato troppo e siamo arrivati in ritardo. Però ripeto, io sono assolutamente positivo sull’aspetto della volontà di migliorare che ha ogni elemento della rosa: il coach allena forte, noi ci prepariamo forte e i margini sono a mio giudizio amplissimi, soprattutto di conoscenza reciproca, di lettura dei giochi».
La prestazione personale? «Sto bene, mi sto preparando nel modo giusto ma dobbiamo subito ragionare di squadra, senza personalismi che è proprio l’idea alla base di quella che è stata la costruzione del roster, senza individualità di spicco rispetto all’insieme. Quando ci riusciremo saremo veramente temibili per tutti. L’aspetto psicologico sarà importantissimo, dovremo essere più lineari possibili senza alti e bassi».


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