Rassegna stampa 21 agosto: Corriere Romagna
INTERVISTA A MASSIMO CANCELLIERI/ALLENATORE ORASI
Cancellieri e la sua partenza ad alta velocità. Come è stato il primo impatto con l’OraSì?
«Decisamente molto buono. Tutti i ragazzi si sono messi a disposizione con tutta l’energia a loro disposizione, cercando di inserirsi da subito in quelli che dovrà essere il concetto fondamentale di quest’anno, vale a dire la comunione di intenti che dovrà legare i giocatori, anche nel rapporto con la tifoseria che è venuto a mancare nella scorsa stagione e la concentrazione. Se manca questa mi arrabbio fin dal primo momento (non a caso sono arrivate le prime “vasche” di punizione soprattutto nel finale di allenamento, ndr). Quella che mi è piaciuta è stata la giusta tensione ma, come ho avuto modo di dire alla squadra al termine dell’allenamento, questa dovrà essere portata avanti e migliorata da qui a dieci mesi, i presupposti sono dunque buoni per creare il giusto tessuto che legherà la squadra alla città».
Soddisfatto dell’allestimento del roster?
«È stata un’estate di rivoluzione, a partire dal sottoscritto, ma tutti i passi che sono stati fatti sono stati condivisi da un gruppo di 3-4 persone, assistenti compresi e non semplicemente una sorta di lista della spesa del sottoscritto, poi scremata dal nostro direttore generale Trovato. Sono soddisfatto proprio alla luce delle difficoltà incontrate, siamo a mio giudizio riusciti a creare un potenziale equilibrio tra i reparti su cui ovviamente dobbiamo lavorare. Dal punto di vista del portare un certo rendimento sarà compito in primis mio e poi dei giocatori per creare nel più breve tempo possibile quella che è una sorta di mia parola d’ordine che è “comunità”. All’inizio si possono commettere errori tecnici a cui si può sopperire con una buona chimica di squadra, se invece la chimica di squadra dipende dai risultati sul campo allora per forza di cose si rischia di andare in difficoltà. Questo vale per tutte le realtà ma principalmente la nostra che basa tutto sull’equilibrio. Mi sento coperto in ogni ruolo proprio perché la visione di chi poteva arrivare ed eventuali soluzioni alternative è sempre venuta grazie a una visione a 360 gradi da parte di più persone. Giocare una partita a settimana o poco più mi porta a pensare che a questo, grazie alla serietà e alla disponibilità di tutti i giocatori».
Un giudizio sui nuovi stranieri?
«Sono arrivati giocatori importanti come Potts e Thomas. Nel caso del primo viene da un viaggio lungo e sente il cambiamento di fuso orario ma parlando con lui la mia raccomandazione è stata di farsi trovare nelle migliori condizioni possibili nel minor tempo possibile visto che comunque l’8 settembre si gioca una partita a cui teniamo subito molto (il derby di Coppa con Forlì, ndr). Nel caso di Thomas è stato molto brava la società a incanalare il suo interesse nei confronti della nostra realtà e abbiamo trovato un’unione di intenti importante».
Agostino Galegati