Rassegna stampa 20 luglio: Corriere Romagna
OraSì-Treier, INSIEME PER SCRIVERE PAGINE IMPORTANTI
L’Orasi Ravenna continua a costruire, pezzo dopo pezzo, la macchina che andrà ad affrontare il prossimo campionato di A2. Dopo aver presentato Sergio e Venuto, e in attesa di fare lo stesso con l’americano Thomas, ieri a sfilare nella sede di via della Lirica c’era Kaspar Treier, ventenne estone di due metri: «Dopo quello che è successo ad Avellino non riuscivo ad immaginare quali prospettive avrei potuto avere, poi l’incontro con il direttore è stato fondamentale per la realizzazione di questo trasferimento che mi dà la possibilità di avere uno spazio importante per potere continuare al meglio il mio percorso di crescita personale e tecnica».
Con un po’ d’imbarazzo ma con un bel sorriso stampato in faccia ha poi descritto le sue impressioni relative alle precedenti due sfide con la maglia di Montegranaro al Pala De André: «Premesso che il palazzetto è molto bello e che mi è piaciuto giocarci, sono diversi i ricordi che mi sono rimasti: per esempio quello di un pubblico molto caldo ed appassionato per cui non è stato mai semplice presentarsi da avversario, poi l’aver ritrovato di fronte l’amico e connazionale Mikk (Jurkatamm, ndr) che conosco da quando eravamo bambini e con il quale spero di condividere questa esperienza ravennate. Al momento lui sta disputando gli europei under 20 e siccome l’ho sentito spesso, mi ha sempre ripetuto il desiderio di giocare insieme nel prossimo campionato».
Treier ha poi ricordato il primo anno che l’ha visto compagno degli ex giallorossi Rivali e Ceccarelli: «Due persone che hanno
speso sempre belle parole nei miei confronti per cui ho di loro grandi ricordi».
Il sogno nel cassetto
Durante la conferenza l’under e-stone ha poi spiegato la sua dimensione attuale ed anche il sogno nel cassetto: «Premesso che attualmente mi trovo più a mio agio nel ruolo di ala forte so anche che se voglio avere ambizioni superiori devo pensare di dovere arretrare il mio raggio di azione per un impiego più perimetrale per cui mi riprometto con tanto lavoro di riuscire a diventare con il tempo un giocatore capace di svolgere i compiti di ala piccola». Treier ha chiuso esprimendo un desiderio: quello di riuscire, prima dell’inizio della preparazione, a tornare per qualche giorno in Estonia.
Ad aprire la conferenza stampa era stato il presidente Vianello, che aveva dato il benvenuto al giocatore esternando la sua soddisfazione per il lavoro svolto dai suoi collaboratori: «L’ultima volta che ci eravamo visti avevo detto che ci saremmo ritrovati presto e come potete notare ho mantenuto la parola. Sono molto contento del lavoro svolto finora per quanto riguarda l’allestimento della squadra perché mi suggerisce l’idea che possieda fisicità e qualità tali da potere sviluppare un gioco veloce e piacevole».
Maurizio Coreni