• 06/06/2019
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Rassegna stampa 6 giugno: Corriere Romagna

IMOLA
RICCARDO ROSSI
Per certi versi somiglia quasi ad una “spy story” quella dell’interessamento di Ravenna per un coach, sotto contratto, come Emanuele Di Paolantonio, con radiomercato che dà per sicuro un incontro tra le parti (secondo alcuni avvenuto domenica, per altri lunedì), Imola che lascia giustamente intendere di non voler
mollare il proprio allenatore a meno di un’offerta economica
importante (l’intero contratto, in soldoni, significa qualcosa di
molto vicino ai 40mila euro) e il diretto interessato che nega ogni
tipo di trattativa in corso. Per certi versi, perché in realtà appare solo una storia dalla quale tutti hanno qualcosa da perdere e praticamente nessuno da guadagnare, se non, ci viene da pensare, il procuratore del coach teramano, quel Puccio Lapenna che sembra
molto “ascoltato” a Ravenna (suo Antimo Martino) e che infatti ha
lanciato pure la candidatura di Federico Vecchi.
Idea “Cedro” Galli In realtà, nella “guerra” delle agenzie, adesso Virginio Bernardi appare in corsia di sorpasso sul territorio bizantino, così dopo aver “piazzato” Dell’Agnello a Forlì e in attesa di chiudere l’accordo biennale per Demis Cavina nella
nuova Torino, ecco che martedì sera il potente procuratore è andato a cena con il direttore generale giallorosso Julio Trovato. E
da questo incontro è venuta fuori una candidatura nuova e molto
credibile, a livello sia tecnico che economico, ovvero quella di “Cedro” Galli, reduce dall’esonero a Pesaro. Il 59enne di Varese conosce bene la categoria (quasi tre campionati a Chieti da capo allenatore), non ha paura a lavorare con i giovani ed è liberissimo sul mercato. Con Mazzon (seguito dall’agente Valenza) ancora sotto contratto (saltata l’ipotesi Reyer Venezia donne, dove è andato
Giampiero Ticchi) e il vice Alessandro Lotesoriere tentato dal ricongiungersi con Martino alla Fortitudo, Ravenna deve cominciare a muoversi, e in fretta, ma non ha certezze economiche (almeno fino al definirsi dei nuovi equilibri societari con Unigrà). Insomma, l’operazione Di Paolantonio con un contratto da sciogliere e costi aggiuntivi, Ravenna forse l’avrebbe dovuta solo pensare, senza perdere tempo ed energie in qualcosa di costoso e complicato. Se, come probabile, Di Paolantonio resterà all’Andrea costa e a Ravenna andrà un altro, certo le voci di queste giorni (fondate o no) non lo aiuteranno, considerando la rivalità fra le tifoserie e l’oggettivo status dei club.


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