• 05/06/2019
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Rassegna stampa 5 giugno: Il Resto del Carlino

Ravenna
«SIAMO ancora un cantiere in evoluzione». Il presidente del Basket Ravenna Roberto Vianello sintetizza così il lungo silenzio che sta caratterizzando il dopo eliminazione dalla bagarre playoff.
Capo d’Orlando intanto ha confermato tutta la solidità del proprio
roster togliendo qualche certezza alla favorita De Longhi Treviso, e
alla luce del suo cammino anche l’eliminazione di Ravenna assume tutto un altro significato. Cionondimeno la sensazione ormai
diffusa è che la società di via della Lirica sia intenzionata a cambiare registro per la prossima stagione e stia sondando il terreno per trovare una figura adatta a rilanciare non tanto l’immagine, quanto piuttosto l’entusiasmo e il rapporto squadra-tifosi. «Per adesso non posso dire niente – ribadisce il presidente Vianello – né sull’allenatore né sui giocatori perché stiamo ancora lavorando. Sapete bene che non parlo mai prima di avere fatto le cose e rimango fedele a questa linea». È ANCHE vero però che i giorni
stanno passando veloci e, anche se il mercato sonnecchia, la rosa
degli allenatori disponibili potrebbe assottigliarsi in fretta. Cavina per esempio sembra farsi più lontano, dal momento che sembra diretto verso il nuovo progetto torinese e preferisce non rilasciare alcuna dichiarazione in merito al proprio futuro. Continua invece
ad essere caldo il nome di Emanuele Di Paolantonio, il quale però ha in tasca un biennale con Imola. Allora quale sarà la strada che percorrerà il Basket Ravenna? «Bisogna attendere ancora qualche giorno. Forse alla fine della settimana potrò dire qualcosa»
conclude Vianello, preferendo non svelare nulla. I possibili scenari sono quindi soltanto due. Proseguire con Mazzon o affidarsi a qualcun altro. Mazzon, è bene ricordarlo, ha in tasca un contratto che scade fra due anni e ha già posto le basi del progetto triennale paventato all’inizio di questa stagione. Inoltre molti degli errori commessi quest’anno sono stati compresi dalla dirigenza in merito alla comunicazione e al feeling con la piazza. Dunque proseguire
con l’allenatore veneziano potrebbe essere una via praticabile per
non sprecare quanto messo in cantiere quest’anno. La seconda possibilità è quella di cercare una nuova figura che riaccenda l’enutsiasmo nell’ambiente e che sappia costruire una squadra giovane e divertente. Intanto il 15 giugno
scade l’opzione per l’uscita dal contratto di Tommy Marino,
mentre l’unico che ha un contratto garantito anche per l’anno prossimo è Marco Cardillo.
Stefano Pece


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