Rassegna stampa 25 maggio: Il Resto del Carlino
• Ravenna
NONOSTANTE si susseguano le voci su un possibile cambio alla
guida tecnica dell’OraSì, la squadra sta continuando a lavorare in
palestra. Mancano ovviamente gli americani, ma il gruppo degli italiani è al completo e tra loro c’è anche Matteo Montano.
Montano, tracci il suo personale bilancio della stagione.
«Per me è positiva. Bisogna anche considerare tutti i fattori: la nostra era una squadra giovane con diversi ragazzi che si affacciavano per la prima volta alla categoria, un allenatore nuovo e quasi tutti giocatori nuovi. Ha avuto bisogno di un periodo di ambientamento, ma nel complesso ha fatto piuttosto bene poiché l’obiettivo stagionale dei playoff è stato raggiunto».
Il suo rendimento individuale invece?
«Anche la mia stagione è stata positiva dal momento che ho mantenuto la mia media segnando 10 punti da sesto uomo. Ma soprattutto sono migliorato nelle statistiche difensive: nei punti subiti per
possesso ho raddoppiato la mia efficienza. Per me è importante perché la difesa è sempre stata il mio punto debole».
A cosa deve questo miglioramento?
«Devo dire grazie al lavoro fisico fatto con Salvatore Poma e al lavoro in palestra con coach Mazzon. Mazzon, fra gli allenatori che ho avuto, è quello che mi ha fatto lavorare di più a livello difensivo».
Voi giocatori che rapporto avete avuto con lui?
«Parlo per me. Personalmente ho avuto un ottimo rapporto con
Mazzon. Mi ha dato nuove certezze a livello difensivo e se sono cresciuto nel mio gioco lo devo a lui».
Quali sono le sue intenzioni per il futuro? Ha già parlato
con la società?
«Non ci ho ancora parlato, ma è molto presto. Inoltre, dopo i
playoff ho staccato per una decina di giorni e, quando sono tornato,
mi sono rimesso al lavoro con la squadra. Non ho parlato neanche
coi miei procuratori, ma ci sarà tempo perché l’estate, purtroppo
o per fortuna, è molto lunga. Per quanto mi riguarda mi trovo bene
qui e vorrei restare perché la città mi piace e la società è in grande crescita. Inoltre il progetto è serio e vorrei farne parte».
IL COACH
«Il toto allenatore è normale alla fine di un campionato. Non bisogna dare troppo peso alle voci. Magari ai diretti interessati possono dare fastidio, ma in palestra non ci toccano minimamente. Facciamo il nostro lavoro senza pensare ad altro».
E sorpreso dai risultati dei playoff?
«Quest’anno tra Est e Ovest si è ribaltata la situazione. Per quanto
riguarda Capo d’Orlando non mi stupisce che sia in semifinale perché si tratta di una squadra veramente forte. Per il resto forse il livello medio dell’Ovest era più alto del nostro, o sono arrivati più
freschi alla bagarre playoff, ma non conosco bene quel girone. Vedremo l’anno prossimo come sarà la situazione».
Stefano Pece