Rassegna stampa 8 maggio: Il Resto del Carlino
• Ravenna
TERMINATA la stagione agonistica, inizia il tempo delle valutazioni
e dei bilanci. Vianello per il momento non parla, dunque spetta al
general manager Julio Trovato fare il quadro della situazione. «Io
credo che molti obiettivi siano stati ottenuti – afferma il giemme giallorosso -, mentre sotto altri aspetti potevamo fare meglio. In un ambiente nuovo non è mai facile all’inizio e sicuramente qualche errore strategico è stato fatto».
Ad esempio?
«Mi viene in mente la prestagione. Nelle società in cui sono stato in
precedenza, abbiamo sempre scelto di svolgerla lontano dalla città,
ma in questo caso particolare si è rivelato un errore perché non è ciò di cui aveva bisogno una piazza come Ravenna».
Quali sono gli obiettivi centrati invece?
«Parlando di traguardi puramente amministrativi e gestionali il risultato è stato raggiunto. Abbiamo creato nuove strutture come la palestra pesi e abbiamo potenziato la fase della preparazione fisica assicurandoci un professionista come Salvatore Poma. Anche il versante medico ha ricevuto un notevole impulso e abbiamo strutturato in maniera più efficiente la società».
Dal punto di vista sportivo come giudica i risultati ottenuti?
«L’aspetto positivo è che con lo stesso budget dell’anno scorso abbiamo raggiunto i playoff. Quello che non abbiamo ottenuto invece è
il risultato di legare il pubblico alla squadra. Ci siamo resi conto che questo gruppo non si è fatto amare e non ha sempre divertito il pubblico».
Quali possono essere gli obiettivi futuri?
«Innanzitutto il Basket Ravenna ha dimostrato che anche con la riduzione delle squadre da 32 a 28, in questa categoria ci sta bene. Se però adesso si vuole dare costanza ai risultati ottenuti, bisogna pensare al raggiungimento dei playoff ogni anno. Contemporaneamente
però dobbiamo farlo divertendo il pubblico, cosa che quest’anno, ripeto, non sempre è riuscita».
Da dove ripartire?
«In questo momento non abbiamo ancora affrontato nessun tipo di valutazione sui singoli. Sicuramente la prima valutazione deve partire dai contratti. In questo momento i contratti in essere sono quelli di Mazzon, Cardillo, Marino con uscita da entrambe le parti, poi Rubbini, Seck, Poma e il mio. Detto questo però, non è che noi non siamo in discussione perché abbiamo il contratto. La società dovrà fare le sue valutazioni, ma per il momento non abbiamo ancora parlato».
Quale tempistica per iniziare a disegnare l’OraSì che verrà?
«In questo momento stiamo definendo alcuni aspetti puramente societari. La fase successiva sarà quella delle valutazioni. Io per il momento sto lavorando dando per scontato che i contratti siano la base da cui partire». Stefano Pece