• 04/05/2019
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Rassegna stampa 4 maggio: Il Resto del Carlino

• Ravenna
È un commiato mesto quello di capitan Stefano Masciadri dopo
la terza sfida con Capo d’Orlando che ha sancito il 3-0 per i siciliani. Ravenna saluta i playoff al termine di una stagione in chiaroscuro e tre sfide nelle quali non ha mai offerto la sensazione
di potersela giocare alla pari. «Il nostro obiettivo era di allungare
la serie, ma abbiamo incontrato una squadra più forte con tre
americani veramente di un altro livello – riconosce Masciadri -.
Volevamo tenere noi il ritmo e all’inizio ci siamo riusciti, rimanendo aggressivi in difesa, ma quando hanno iniziato a spingere non siamo stati in grado di arginare le loro ondate. C’è dispiacere perché potevamo raccogliere di più, soprattutto davanti al
nostro pubblico». Poi il capitano passa ad analizzare il bilancio della stagione, sicuro del fatto che l’obiettivo minimo sia stato raggiunto: «Per noi l’importante era entrare nella griglia
playoff. Si tratta di un campionato a parte e lo dimostrano i risultati delle altre: basta guardare lo 0-2 iniziale di Forlì, o Udine che perde con Biella, tutto può succedere. Riconosco che durante la stagione abbiamo vissuto qualche momento di crisi, ma non abbiamo mai smesso di credere nel nostro gruppo». Un gruppo che secondo parte dei tifosi sarebbe stato male assortito. Tuttavia,
da buon capitano, Masciadri difende i compagni. «Alla fine posso dire di essere fiero dei miei 11 compagni – afferma -. In campo abbiamo sempre dato tutto, nonostante i nostri limiti. Qualche partita l’abbiamo sbagliata perché non siamo delle macchine, ma bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno perché ai playoff
ci siamo comunque arrivati». Per molti di loro si è trattato
dell’ultima partita in maglia giallorossa. Ci saranno sicuramente dei cambiamenti nel roster in vista della nuova stagione, anche se è ancora molto presto per parlare di futuro. Di una cosa però Masciadri è sicuro: «Io a Ravenna mi sento a casa, quindi da casa non si va via, si ritorna sempre».
Stefano Pece


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