• 02/05/2019
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Rassegna stampa 1 maggio: Corriere Romagna

RAVENNA
AGOSTINO GALEGATI
OraSì con le spalle al muro. La seconda sconfitta nella serie di ottavi di finale a Capo d’Orlando costringerà la formazione di Andrea Mazzon a un solo risultato possibile, la vittoria, nel terzo atto alle 20.30 al De André. L’opera per il momento andata in
scena è stata quasi una tragedia dal punto di vista difensivo per
capitan Masciadri e compagni, al di là del valore assoluto degli avversari e al netto dell’assenza di Gandini e delle condizioni fisiche ma 194 punti subiti in due partite sono stati decisamente troppi. Non è bastato un Montano solido in entrambe le dimensioni, offensiva e difensiva, per rientrare completamente in partita ma la
guardia non si arrende. «Ci abbiamo provato fino in
fondo ma abbiamo commesso tanti, troppi errori e una grande
squadra ci punisce per forza. Non dobbiamo perdere le speranze,
domani saremo all’ultima spiaggia ma dobbiamo continuare a
crederci. Questo è il bello e il brutto dei play-off: perdi una partita ma dopo pochi giorni torni in campo per giocarne una nuova
partendo da 0-0. Faremo di tutto per impedire che festeggino davanti al nostro pubblico». «Purtroppo – spiega il tecnico Andrea Mazzon – la svolta è arrivata quasi subito, sul 12-10. Per la prima volta in carriera sono stato sanzionato con un tecnico senza essere stato prima richiamato in nessun modo e a questa è seguita l’espulsione del mio assistente Lotesoriere (squalificato per un turno, ndr). Questo ha portato subito un parziale in loro favore e ci siamo ritrovati dal -5 sotto oltre la doppia cifra. Da quel momento
ci siamo innervositi. Capo d’Orlando ha meritato la vittoria senza rubare o trarre benefici. Hanno confermato tutte le loro grandi
qualità come atleti: corrono in transizione, saltano a rimbalzo,
stoppano in modo impressionante. Sembravamo andare a due velocità diverse per l’esplosività che hanno e non tanto per una questione di preparazione o altro». Domani dunque sarà vincere e tenere viva la serie o perdere e salutare i play-off. «Le fatiche di tre partite in cinque giorni peseranno su entrambe le squadre. Dobbiamo concentrarci su quello che dobbiamo fare in casa e non rammaricarci o pensare troppo a quello che non è stato fatto tra sabato e lunedì, o quello che non ha funzionato o chi ha giocato meno bene, non conta più nulla, resettare e ripartire con l’obiettivo di fare bottino pieno in casa e tornare a giocare in Sicilia».


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