• 24/04/2019
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Rassegna stampa 24 aprile: Corriere Romagna

RAVENNA
AGOSTINO GALEGATI
Smaltita l’ultima fatica della stagione regolare, sulle ali dell’entusiasmo e del volo verso la Sicilia l’OraSì si prepara alla sfida con Capo D’Orlando. Per il gruppo di
lavoro giallorosso c’è stata solo la Pasqua di stacco, già da lunedì,
infatti, si è rimesso al lavoro in vista di una serie che per il tecnico Andrea Mazzon e la guardia Adam Smith ha il sapore del ritorno a un passato recentissimo.
Smith intanto figura in ben due top stagionali, miglior marcatore
di tutte le trenta giornate a Est con i 46 (in coabitazione con il rosetano Person) segnati il 24febbraio a Mantova contro la Pompea ma
che non sono bastati all’OraSì per evitare la sconfitta al supplementare,e il suo l3/13 ai liberi aRoseto dello scorso 2 dicembre.
La favola di Adam
Il bombardiere dell’Orasi può così coronare la favola cominciata
ad agosto. «E’ stata una stagione regolare veramente molto tosta –
sottolinea la guardia Usa – abbiamo lavorato durissimo dall’inizio
alla fine e in ogni partita abbiamo dato il massimo raccogliendo i
frutti del nostro lavoro. Contro Ferrara è stata una partita difficile senza Gandini ma è arrivata una vittoria fondamentale per noi. I miglioramenti? Direi soprattutto a rimbalzo (40-29 contro la
Bondi, ndr) da diverse giornate a questa parte. Questo maggiore
controllo ci ha permesso moltissimi secondi tentativi che nel basket sono fondamentali».
Velocità di manovra Oltre alla lotta sotto i tabelloni anche sul perimetro ci sono stati miglioramenti, una maggiore velocità di manovra con l’arrivo di Marino e più assist, 14 anche sabato contro gli 8 di media di due mesi fa. «Non saprei – commenta Smith – però indubbiamente la qualità del nostro gioco si è alzata moltissimo grazie al contributo di tutti, che si sono presi le proprie
responsabilità: chiunque sia sceso in campo ha fatto al meglio il
proprio lavoro. E questo dovrà succedere anche a partire da sabato contro una squadra veramente molto forte, anche se ci mancherà un giocatore importante come Gandini. Tutti gli altri, me compreso, dovranno dare ancora di più per non far rimpiangere la sua assenza».
Amarcord
Il destino, forse beffardo, ci ha messo lo zampino. «Sarà un’emozione forte – non nasconde i propri sentimenti Smith – in un
ambiente incredibile in cui i tifosi sanno creare un’atmosfera veramente importante. Rispetto alla scorsa stagione non ritroverò nessun compagno di squadra ma avversari veramente forti.
Non hanno rotazioni lunghissime ma puntano il loro gioco sui
loro due americani che purtroppo non conosco personalmente
(Parks e Triche, quest’ultimo visto a Trento nella Dna Gold
nel 2013/2014, ndr). Già da lunedì però abbiamo cominciato a
conoscerli meglio attraverso i video e faremo di tutto per farci
trovare pronti».


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