Rassegna stampa 23 aprile: Il Resto del Carlino
ALLA FINE l’OraSì ha coronato il suo sogno, vincendo a Ferrara i giallorossi sono entrati nei playoff dalla porta principale.
Coach Mazzon, è soddisfatto?
«La mia più grande soddisfazione è stata vedere tutte quelle facce felici, dai giocatoli alla diligenza, passando per i tifosi. Io so quanto lavoro hanno fatto questi ragazzi durante la stagione e sono contento principalmente per loro perché l’hanno meritato».
Qualche rammarico per i punti persi per strada? Si poteva ambire al sesto-settimo posto?
«Se guardiamo al livello della categoria di quest’anno, essere arrivati ai playoff è già una gran cosa. Non dimentichiamoci che ci sono giocatori che hanno fatto la Nba da protagonisti, altri che hanno lottato per vincere degli scudetti e società che hanno costruito squadre di livello eccezionale. Se pensiamo a Jesi che ha avvicendato quattro stranieri e ha inserito in roster uno dei giovani migliori d’Italia come Tote ed è retrocessa, ci si rende conto che poteva succedere di tutto. Poi sta nella natura umana ambire sempre al meglio, ma essere ai playoff è già un grande risultato».
Ironia del destino, lei ritrova Capo d’Orlando che fa parte del
suo recente passato.
«Mi sembra incredibile che Capo d’Orlando sia qui, avendo il record
migliore del girone Ovest. Ne parlavo con uno dei miei americani: loro guardano le vittorie, non i punti come facciamo noi, e non capiva perché la squadra con la percentuale più alta di vittorie non fosse stata promossa (considerando anche le gare con Siena,
ndr). Parliamo quindi della squadra migliore del girone Ovest».
Che accoglienza vi aspettate lei e Smith?
«È un pubblico di grandissima tradizione che ha visto grandi campioni e grandi allenatori, pertanto non mi aspetto nessuna accoglienza particolare». Loro hanno sostituito Lucarelli
con Joe Trapani che però non gioca dalla stagione 2016-17.
«Tuttavia in quella stagione nella serie A spagnola segnava 8 punti a partita. Avrà bisogno di un po’ di rodaggio ma si tratta di un giocatore di altissimo livello. Poi hanno la coppia di americani migliore della categoria per media-punti ed entrambi hanno già
vinto la serie A2, troveremo una squadra solida». Quanto peserà l’assenza di Gandini?
«L’assenza di Gandini? Non ci siamo mai nascosti
dietro gli infortuni» «Noi non ci siamo mai nascosti dietro
agli infortuni. Prima di Ferrara abbiamo giocato alcune partite con Josh e Marino che non si erano allenati per diversi giorni, ma non l’abbiamo mai usato come alibi e non lo faremo nemmeno oggi».
Si tratta di una sene impari? Dopotutto ci si attende che l’Orlandina vada fino in fondo.
«Io non direi che è impari. Si tratta di una bella prova per noi, ma per mia esperienza personale nei playoff la chiave sta nella capacità di saper rimanere concentrati per tutta la gara e imparare a limare gli errori tecnici durante ogni possesso. Sapendo che tutti
daranno il massimo, la chiave sarà quindi nella testa più che nella tecnica. E poi io sono convinto che l’ultima promossa sarà una fra Treviso, Verona, Udine e Montegranaro».
Stefano Pece
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