• 04/02/2019
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Rassegna stampa 4 febbraio: Corriere Romagna

RAVENNA
AGOSTINO GALEGATi
Dalla gioia della vittoria in trasferta all’amarezza della seconda sconfitta casalinga in otto giorni il
passo è brevissimo. Udine passa senza brillare (64-68) e per Ravenna l’amarezza è amplificata dall’avere giocato al limite della perfezione per i primi quindici minuti fino al +13. Il rimpianto di casa è legato al non essere andati al riposo con un vantaggio maggiore e nel finale punto a punto la squadra di Martelossi ha avuto quella spinta in più.
Partenza da manuale
I primi minuti di partita ravennati sono da manuale del basket, difesa arcigna, ottima circolazione di
palla che trova in Hairston un terminale offensivo spietato (9-5). L’intensità difensiva porta la squadra di Mazzon al bonus già
dopo 4’45” ma il totem americano giganteggia comunque e Masciadri ricomincia da San Lazzaro a suon di bombe, coadiuvato dai liberi di Smith per il 17-9 al 705″. Dopo quasi tre minuti senza segnare da parte di entrambe le squadre nel secondo quarto il gioco da tre punti di capitan Masciadri avvicina alla doppia cifra di vantaggio Ravenna, con Mascio che prende anche lo sfondo di Pellegrino che porta Udine in bonus prima di subire la penetrazione di Smith che fissa il 28-15 dopo 16′, un +13 che sarà il massimo
vantaggio dell’intero incontro per Ravenna.
Udine non molla
Udine non deraglia per la freddezza di Cortese e Pinton a cronometro fermo (10/11 complessivo
fino al 19′) con il canestro di Simpson che vale il -5 quando mancano 46″74 all’intervallo. Si va al riposo sul 34-29 con Penna che dalla lunetta porta a 17 i punti di Udine negli ultimi cinque minuti del
parziale La risalita bianconera non si ferma e arriva il sorpasso udinese con Pellegrino, rinforzato
dalle triple di Cortese con Nikolic e Mortellaro da sotto (42-50 e
parziale complessivo di 6-20). Ravenna non si perde d’animo contro i più “fisicati” avversari e
Montano riaccende la speranza sul 50-52 al 30′.
La volata Nei cinque minuti successivi è Ravenna a riportarsi in parità 59-59) ma il quinto fallo di Montano spariglia ancora le carte con la tripla di Cortese e il canestro
dalla media di Simpson (59-64 a -3’20”). Ravenna spreca almeno
quattro occasioni per riawvicinarsi, così Penna fissa il + 7 con il canto del cigno dei cinque punti della speranza di Masciadri del -2 a -48″ che sono però vanificati dalla freddezza di Pinton per il 64-68


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