• 01/02/2019
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Rassegna stampa 1 febbraio: Il Resto del Carlino

SERVIVA vincere e l’OraSì compie la missione senza eccessivi patemi, brutta partita al Pala
Savena e non certo per colpa dei giallorossi. Cento è ben poca cosa e per Masciadri e compagni è una
serata di normale amministrazione. Il capitano torna a essere protagonista con un bel 60% dall’arco
dei 3 punti dopo mesi di anonimato, mentre Smith ed Hairston per una volta lasciano la ribalta ai compagni giocando per la squadra.
Due punti, in definitiva, abbastanza facili contro un avversario allo sbando, che non possono essere quindi la cartina di tornasole per l’OraSì. Udine sarà il vero banco di prova per Ravenna. Una Ravenna che intanto si tiene stretto il settimo posto. Il gioco stenta a decollare, Cento è molto confusionaria
e getta alle ortiche almeno 7 azioni offensive, tuttavia con 4 punti di Benfatto si porta 8-4. Bastano però un paio di possessi e l’OraSì passa a condurre. Il primo affondo viene da Jurkatamm dall’arco dei 6.75, poi lo stesso estone risponde alla tripla di Mays per il 13-14 che chiude la prima frazione. Il secondo quarto è il più concreto dei giallorossi. Masciadri entra in striscia e mette nel sacco, una dopo l’altra, 5 triple che, sommate ai punti di Jurkatamm, Smith ed Hairston mandano l’OraSì sul 24-38. Cento invece è tutta nelle mani di Mays e, sporadicamente, in quelle di Reati. Troppo poco per arginare
l’ondata giallorossa poiché Chiumenti, Gasparin e soprattutto Kuksiks offrono un contributo
pressoché nullo. All’intervallo l’OraSì è sopra di 12, dopo essere stata avanti anche di 15 e l’inerzia
è tutta sua. Cento nel terzo periodo segna col contagocce e Cardillo e compagni hanno gioco facile nel
presidiare l’area. Le bombe di Masciadri e Montano allargano la forbice (32-50). La Baltur ha un sussulto all’inizio del quarto periodo con Kuksiks e Mays (42-52). E poco dopo torna a farsi sentire anche Reati, tuttavia l’impeto si esaurisce presto poiché un altro paio di scelte scellerate regalano all’OraSì la possibilità di tornare a +16. Ci pensano Smith e Montano a scavare il solco definitivo (43-59) e la partita termina sostanzialmente qui. Gli ultimi 6 minuti diventano un lungo garbage time e un supplizio per il pubblico di casa.


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