• 22/12/2018
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Rassegna stampa 22 dicembre: Corriere Romagna

OraSì settebellezze per un Buon Natale o settima sconfitta per un bilancio che passerebbe in territorio
negativo? La risposta alle 23 di questa sera al termine di De’ Longhi-Piero Manetti nello storico Pala Verde di Villorba. A distanza di un anno praticamente esatto, era il 17 dicembre, ibizantini, ora allenati da Andrea Mazzon, vogliono ripetere l’exploit di espugnarlo. Le condizioni rispetto alla scorsa stagione sono però profondamente diverse: Ravenna era lanciatissima e Treviso balbettava, ora i ruoli sono praticamente ribaltati, con la formazione di Menetti reduce da sette vittorie di fila, e se si dovesse imporre anche oggi staccherebbe con due turni di anticipo il biglietto per la fase finale della Coppa che si disputerà sotto la gestione di Montegranaro dall’I al 3 marzo del prossimo anno. I biancoverdi vantano il terzo attacco del girone dietro a Fortitudo e Imola, e la seconda difesa dopo Montegranaro, numeri che da soli sono indicativi della qualità complessiva dei veneti. La difesa di Ravenna è la terzultima del girone ma l’attacco è in linea con tutte le migliori che attualmente occupano la zona play-off. I ragazzi di Menetti non hanno loro rappresentanti tra i primi cinque delle varie classifiche, con una sola eccezione, Burnett figura al secondo posto nelle percentuali da due punti con il 66%. Questo la dice lunga sull’equilibrio del gioco della Marca: sono ben nove infatti i giocatori che hanno una media di sei punti segnati a partita o più, otto con tre rimbalzi o più, cinque con almeno due assist di media. Tutto questo senza poter contare su Tomassini, vicino comunque al rientro. Più forte l’avversario, maggiore l’onore. Riproiettando il film della trasferta in casa della Fortitudo in cui Ravenna ha retto il colpo per oltre 35′, si potrebbe vedere quello che sarà uno dei temi di questa sera. «Treviso – precisa il tecnico dell’OraSì, Andrea Mazzon – proverà a schiacciarci come ha fatto nell’ultima in casa con Forlì, noi dovremo controbattere con pazienza, intelligenza tattica e concentrazione nei primi minuti su entrambi i lati del campo. Se saremo approssimativi in questo non otterremo nulla di buono, anzi, faremo solo il loro gioco. Noi stiamo facendo non passi ma
salti in avanti dal punto di vista del processo di crescita che è in linea con quello che ci siamo prefissati e tutti questi miglioramenti ce li porteremo dietro nel girone di ritorno. Per questo motivo aumenta il rammarico di aver perso dopo aver giocato molto bene contro la Tezenis Verona, con un’ottima costruzione dei tiri. La forza di Treviso sta anche nella programmazione pluriennale che sono convinto la riporterà
presto nel panorama del basket italiano che conta e deve essere un esempio per tutti per un club che, quando rientrerà Tomassini, sarà l’unico a non avere Under nei dieci”. (Agostino Galegati)


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