Rassegna stampa 15 dicembre: L’Arena (Verona)

La sfida con Ravenna per un attimo finisce in sala d’attesa. C’è uno spunto diverso sul quale lavorare. Tutto è successo un paio di giorni fa. La richiesta è arrivata al tavolo presidenziale la sera della cena
di Natale al “Doppio Malto”. Luca Dalmonte chiede a Gianluigi Pedrollo un incontro particolare: «Ho fatto
una richiesta al presidente di essere invitato alla sua mensa aziendale in Pentax subito dopo le feste di Natale. Perché sono affascinato dalle mense aziendali, perché lì si respira veramente come si sta e la qualità dell’azienda. Non è un bisogno ma un piacere. Noi due che parliamo».
E Pedrollo ha accettato? «La signora Anna, moglie del presidente, farà da garante. Aspetto questo pranzo a Veronella». Location insolita. (…) Ma l’ispirato Dalmonte, nel giorno della presentazione della sfida con Ravenna, non ha ancora finito di stupire. E arriva la confessione
di un tecnico, a distanza di due settimane dal faccia a faccia con il suo presidente.
«Io lo leggo il presidente, lo ascolto. E gli ho detto, alle fine delle sue considerazioni, che lui non ha idea di quanto io gli voglia bene. E faccio riferimento alla persona e non al presidente. Pedrollo è un mondo da scoprire, che lui non ti fa vedere».
SORRISI. A questo punto, però, che cosa può avere risposto Pedrollo alla dichiarazione di Dalmonte? «La risposta non era prevista» sorride il coach, «essendo un’esternazione. Di mezzo ci sono potenzialmente quattro partite. Ravenna e Roseto prima di Natale. Il 30 dicembre Udine. Capodanno. E poi vedremo chi va a messa (simone antolini)