• 01/12/2018
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Rassegna stampa 1 dicembre: Corriere Romagna

MAURIZIO CORENI
A larghe falcate verso Roseto, la prima sfida di un trittico di fuoco che per l’OraSì si preannuncia una
vera prova del nove per rimanere nel salotto buono del campionato. Dopo le tre vittorie consecutive
e l’ottima prestazione di Bologna, i giallorossi sono chiamati a testare le loro ambizioni e la loro forza contro una squadra in lotta per la salvezza che in virtù di una classifica deficitaria aspetta ogni turno per rialzare la testa. Il più classico dei trappoloni, insomma, e lo sa bene Marco Cardillo,
giocatore fondamentale finora in casa ravennate, che esprime tutto il suo potenziale nella fase
difensiva e nel grande lavoro che svolge per aiutare i compagni in ogni frangente. «Indubbiamente il rischio esiste: veniamo a un periodo molto positivo e abbiamo dimostrato anche a Bologna nostri miglioramenti, ma a dispetto della classifica che potrebbe far pensare a Roseto come un avversario comodo sappiamo bene che in questo campionato non è mai facile vincere in trasferta per cui dovremo essere bravi ad approcciare nel modo giusto questa partita».
Ipotizzando una gara simile a
quella di Imola dal punto di vista
ambientale, il “gladiatore” giallorosso
indica poi quale potrebbe
essere la chiave per vincere il match
che regalerebbe ulteriori certezze
in attesa di due scontri casalinghi
fondamentali in chiave futura.
«Stiamo continuando a lavorare
molto bene durante la settimana,
secondo me la chiave di
questo periodo positivo, e mantenere
questa intensità ti porta ad
essere pronto la domenica quando
il ritmo ovviamente non è
quello degli allenamenti. Sappiamo
benissimo che Roseto è da
sempre un campo molto caldo
perciò dovremo essere bravi a
mantenere una buona lucidità
mentale per tutto l’arco della partita:
quella che invece a Bologna
abbiamo avuto solo per 35 minuti
e ci è costata la sconfitta».
Impossibile non chiedergli come
valuta il suo contributo alla
causa e cosa manca al gruppo per
alzare ancora di più il proprio rendimento.
«Sono molto contento
del mio ruolo in questa squadra
che ha avuto una grandissima evoluzione
se pensiamo alla trasferta di Udine. Abbiamo vissuto momenti difficili, ma con il lavoro in palestra ne siamo usciti fuori anche se ora sappiamo molto bene che non possiamo rilassarci perché questo campionato è molto duro e non ci sono mai partite scontate. Penso che la qualità che ci può far fare il salto definitivo sia una maggior scaltrezza e solidità mentale perché non abbiamo niente di meno di altre squadre che sono più in su in classifica di noi e questo mi fa concludere dicendo che ora è tutto nelle nostre mani».


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