• 30/11/2018
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Rassegna stampa 30 novembre: Corriere Romagna

AGOSTINO GALEGAT1
Nel mondo dello sport si dice che vincere aiuta a vincere e chi perde piange e deve spiegare. Ci sono
però vittorie e vittorie come ci sono sconfitte e sconfitte contanti toni di grigio. In casa OraSì quella con la Fortitudo, la quarta stagionale, è stata certamente la più “incoraggiante” per quanto visto sul parquet del PalaDozza nei confronti della squadra dell’ex tecnico Antimo Martino.
Smith non è bastato 112 punti del miglior realizzatore tra i bizantini, Adam Smith, non sono bastati, ma il bicchiere è mezzo pieno. «A Bologna – analizza la guardia americana – grazie alla partita che siamo riusciti a giocare, ci siamo trovati nelle condizioni di poter vincere, ma la Fortitudo ha finito meglio la gara e non ci siamo riusciti. Sicuramente non siamo usciti contenti dal campo per il risultato, però allo stesso tempo credo che si siano viste tante cose positive che dobbiamo portare con noi e
dalle quali potremo ripartire per costruire una prestazione di squadra ancora migliore. Anche a livello personale, le considerazioni devono essere le stesse, però a me piace sempre parlare della squadra più che dei singoli». Proprio in quest’ottica i numeri di Smith delle prime cinque partite e delle successive quattro sono mutati: meno tiri tentati, più assist, meno palle perse, con un ruolo anche di regista come voluto da Mazzon all’inizio della stagione.
Domenica al PalaMaggetti di Roseto per Smith sarà un ritorno alle origini della sua esperienza italiana, in casa di una formazione abruzzese ferita da un bilancio di due vittorie e sette sconfitte che le stanno costando attualmente i play-out. Nel 2016-‘ 17 la guardia americana sbarcò in Italia per diventare uno squalo. Nel precedente giocato il 9 aprile dell’anno scorso in casa degli Sharks, Smith segnò 25 punti che però non bastarono per evitare la sconfitta 71-81 nella stagione d’oro per i giallorossi. Nonostante quel ko il ricordo di quella canotta è dolce, anche grazie al titolo di miglior giocatore del mese di ottobre 2016. «A Roseto-prosegue Smith-ho vissuto la mia prima stagione italiana,
con un buonissimo campionatoe ho ricordi ottimi. È stata tra l’altro la mia prima stagionenel basket professionistico, dopo le esperienze al College e all’Università. Ho lasciato tanti amici a Roseto, ogni tanto torno lì, domenica lo farò da avversario ma si tratterà pur sempre di una bella occasione».
E sulla partita dice: «Sarà senza dubbio difficile, perchè sul suo campo Roseto è sempre un avversario temibile per tutti. Credo che se ripeteremo le prestazioni offerte nelle ultime quattro partite che abbiamo giocato l’OraSì, comunque, possa avere una buona chance di tornare a casa con i due punti».


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