Rassegna stampa 29 novembre: Il Resto del Carlino
DA UNA trasferta all’altra. L’Ora-Sì si prepara per Roseto e nel frattempo ripensa alla partita di Bologna.Una partita che ha lasciato tutti soddisfatti, se non per il risultato,almeno per il gioco espresso e per la capacità di restare incollati alla Fortitudo per 37 minuti. Uno dei più esperti, tra l’altro un ex della Effe, è Luca Gandini (autore di una partita attenta difensivamente che ha limitato
molto bene alcune delle migliori bocche da fuoco degli avverserai.«L’avevamo preparata bene
– commenta Gandini – e la sconfitta è dovuta principalmente a degli errori evitabili. Abbiamo arginato in maniera convincente Rosselli e Leunen, ma anche tiratoricome Hasbrouck e Cinciarini.
Una delle chiavi era infatti quella di riempire l’area e uscire sui loro tiratori migliori. Cincia per esempio è il giocatore che spacca le partite uscendo dalla panchina, ma questa volta non lo ha fatto. Non avevo dubbi su questo perché di lui si sono occupati un ottimo difensore come Cardillo, e Montano
che ultimamente ci sta dando una grossa mano anche in difesa». Gandini tra le altre cose ha dispensato
una stoppata a Mancinelli, si è occupato di Leunen e ha comunque sporcato tanti palloni.
Magari conoscere bene gli avversari aiuta, ma con una squadra del calibro della Fortitudo di sicuro non basta. «Aiuta certamente – spiega il 18 dei giallorossi -. Ma durante la settimana vediamo molti video della squadra avversaria, quindi sappiamo tutti molto bene che cosa dobbiamo fare. Il più è tramutarlo in partita la domenica, e come si è visto su alcuni giocatori abbiamo fatto un ottimo lavoro, mentre altri avremmo dovuto gestirli meglio. Bisogna ammettere
infatti che non abbiamo lavorato bene su Fantinelli e Benevelli. Sapevamo che quest’ultimo se va in fiducia, diventa un tiratore letale e non siamo stati capaci di gestirlo».
TUTTAVIA l’impressione generale è che Ravenna abbia giocato alla pari e che sia sulla strada giusta, come avevano peraltro confermato le tre vittorie precedenti. Ma questo non basta a convincere Gandini.
«PERSONALMENTE provo più amarezza per questa sconfìtta che per i 35-40 punti presi da Montegranaro
e Udine – afferma -. Lo penso perché adesso si vede che stiamo lavorando nella maniera giusta e l’unica differenza tra noi e la Fortitudo è stata nel fatto che loro hanno sbagliato di meno, quindi sui particolari. E questi piccoli errori che ancora commettiamo vanno assolutamente limati
». Adesso la testa è concentrata su Roseto. Gli Sharks hanno solo 4 punti? Mai fidarsi della classifica. «Roseto è una squadra molto fisica e molto atletica – conclude Gandini -. Ed è un buon mix perché schiera alcuni tra i migliori giovani italiani e senatori esperti come Bushati e Pierich. La classifica è bugiarda perché ha perso tante partite di pochi punti, giocandosela fino all’ultimo. E su quel campo è sempre difficile vincere,sarà un’altra trasferta complicata».
Stefano Pece