Rassegna stampa 9 novembre: il Resto del Carlino
È LA SETTIMANA dei derby romagnoli per l’OraSì che dopo avere vinto quello
con Forlì, si appresta a fare visita all’Andrea Costa Imola per tentare di trovare continuità di rendimento e risultati. Nella mente resta la bella prestazione esibita
con l’Unieuro che ha spazzato via, almeno momentaneamente, polemiche e malumori, tuttavia il presidente del Basket Ravenna Roberto Vianello, dopo i complimenti di rito alla squadra, ammonisce:
«È stato come sorbire un bel brodino caldo rigenerante – afferma -. Sono molto contento della reazione dei ragazzi, ma andiamoci piano prima di lasciarci andare all’entusiasmo. Prima di questa partita si era esagerato in un senso e sembravamo una banda di buoni a nulla. Adesso, solo perché abbiamo vinto una
partita, non facciamolo nel senso opposto». Parlando sempre del derby passato, il presidente torna anche sul gesto di Giachetti: «È stato l’unico neo della serata. Giachetti è stato qui un anno ed è sempre stato coccolato e applaudito, pertanto non ho capito questo comportamento
maleducato e poco rispettoso. Sono atti pericolosi perché fanno indispettire il pubblico e possono essere causa di disordini». E PROSEGUE: «Non l’avrei capito nemmeno se fosse stato fatto da un ragazzino, figuriamoci da un giocatore della sua esperienza che è stato anche in nazionale. Se l’avesse fatto uno della mia squadra si sarebbe beccato come minimo una multa. E poi non ha fatto bene nemmeno a lui perché da quel momento non ha combinato più nulla». Ciò nonostante nel complesso la partita è stata corretta, e a parte le consuete prese in giro, non si è verificato alcun problema. «La correttezza delle tifoserie ha reso la serata ancora più bella – afferma il numero uno giallorosso -. Avrebbe potuto vincere anche Forlì e sarebbe stato lo stesso perché è stata una partita avvincente e corretta, sia in campo che sugli spalti». Dal punto di vista tecnico invece, uno degli aspetti più confortanti è stata la dimostrazione
che la squadra non è Smith-dipendente. «Si era creato il rischio di attaccarsi troppo all’umore di Smith – ammette Vianello -, invece i ragazzi hanno dimostrato di essere un gruppo dove ognuno si spende per la squadra. E si è percepita ciaramente la loro volontà di vincere, una cosa che ho apprezzato molto».Da un derby all’altro, l’OraSì per ora li ha vinti tutti, ma Roberto Vianello si conferma scaramantico come sempre: «Non voglio nemmeno sentirla questa cosa perché porta sfortuna». Eppure ammette che l’impegno è alla portata: «Naturalmente andiamo a Imola per cercare di vincere. Sappiamo che loro sono una bella squadra, ma forse risultano un po’ più abbordabili rispetto a Cento e Forlì».
Stefano Pece