• 02/11/2018
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Rassegna stampa 2 novembre: Corriere Romagna

Vincere e basta. Non siamo all’ultima spiaggia: è solo la sesta di campionato ma questa maledetta “scimmia” occorre toglierla dalle spalle subito per non continuare in una mini crisi che rischierebbe di condizionare tutto. Un “ceffone” si può prendere ma due cominciano a essere troppi e in casa OraSì il tempo degli scherzetti vuole essere dimenticato in fretta. A Udine il tiro non è mai entrato e la buona difesa, sia pure a tratti, è stata poi vanificata dagli stenti in fase offensiva visti i soli 59 punti messi a referto. Alla fine ne è venuta fuori una sconfitta numericamente superiore a quella ottenuta da Montegranaro al Pala De André. Questione di sfortuna, mentalità, sfiducia nei propri mezzi: difficile dirlo ma il risultato non è andato giù a nessuno, compreso Adam Smith. Che andrà a caccia del riscatto contro l’Unieuro, un match preparato da Mazzon con uno scrimmage mercoledì con Lugo. La squadra di Valli è un avversario ostico, protagonista di una grande partenza con quattro successi nelle prime cinque gare nonostante le assenze pesanti di Giachetti e Donzelli nelle ultime uscite. Sarà una sfida da far tremare i polsi dove dovrà recitare un ruolo da protagonista la guardia ravennate, al momento assoluto catalizzatore del reparto offensivo di una squadra con tantissimi alti e bassi. Ma Smith giudica in maniera ottimistica l’attuale situazione. «L’OraSì è il giusto mix di esperienza e gioventù, la squadra ha una gran voglia di far bene e crescere». Forlì? «Ha fatto vedere finora di essere una squadra forte e competitiva per questo servirà una grande prova da parte di tutti.
L’ambiente è quello giusto e nonostante la pessima prova di Udine, dove non siamo stati quelli che siamo veramente, vogliamo metterci in fretta alle spalle questo episodio e pensare solo alla sfida con Forlì». Contrariamente alla diceria che afferma che gli americani hanno talento ma sono freddi e poco coinvolti emotivamente alle vicende della squadra, Smith dice la sua. «Posso affermare con
certezza che io e Josh ci sentiamo parte di una famiglia e per me è perfettamente naturale gioire quando si vince come soffrire quando si vivono questi periodi insoddisfacenti per tutto l’ambiente». La sfida nella sfida sarà anche quella fra gli americani di Ravenna e quelli di Forlì che si sono trovati di fronte in pre-campionato nel “memorial Tam
pieri” ma già sfidati da Smith in precedenza. «Conosco Johnson che ho incontrato ai tempi del College mentre avevo giocato contro Lawson quando io ero a Roseto e lui giocava nella Virtus. Sono entrambi grandi giocatori di una squadra allenata bene e che potrà fare un buon campionato. Noi non abbiamo paura di perdere, ma una gran voglia di vincere». maurizio coreni


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