• 30/10/2018
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Rassegna stampa 30 ottobre: Corriere Romagna

RAVENNA
MAURIZIO CORENI Finora una vera delusione. Tanto vale dirlo subito perché quella vista a Udine, dopo l’incoraggiante prova con Cento, assume le sembianze di una squadra che si è arresa senza condizioni. Perché se smetti di difendere, non segni, non corri e soprattutto non lotti, l’unico risultato che puoi ottenere è sempre lo stesso. Il giorno dopo il tecnico Mazzon cerca di analizzare lucidamente l’andamento della trasferta. «La squadra non ha problemi nel lavorare insieme, ma in certi momenti tutti vogliono fare qualcosa in più per rendersi utili e capisco che da fuori possa passare il messaggio di un atteggiamento egoistico. I tantissimi errori sono stati fatti in buona fede e non per
un atteggiamento sbagliato, capisco che perdere di 30-40 punti invece di 4-5 colpisca fortemente l’opinione pubblica. C’è tanto dispiacere in tutti noi e di ritorno da Udine siamo stati in palestra fino alle 4 del mattino tanta era la voglia di darci delle spiegazioni per una sconfitta tanto pesante». Difficile trovare scusanti per la sconfitta, ma anche se Udine è più forte per talento e impatto fisico, è intollerabile subire senza dare segnali di un’adeguata reazione. E se la soluzione dei problemi tecnici spetterà allo staff, saranno anche da valutare e da risolvere i black-out improvvisi e prolungati come si sono evidenziati in questo inizio di stagione. Una situazione molto complicata quella attuale soprattutto alla luce di un campionato in cui è
vietato sbagliare a ripetizione. Ancora il tecnico cerca di smorzare il pessimismo espresso dai tifosi. «A livello di classifica abbiamo incontrato finora tre squadre superiori a noi dal punto di vista tecnico e due al nostro livello e se devo essere onesto, la classifica attuale è inlinea con quello che ci aspettavamo, forse potevamo avere due punti in più. Questa è una squadra che ha accusato alcuni problemi fisici già sul finire della preparazione per cui chiedo ancora un po’ di pazienza consapevole che la squadra potrà crescere e trovare un suo equilibrio fra vecchi e giovani». Al momento però ci si attende una pronta e decisa reazione. Ci sarà da soffrire e da lottare e questo era in preventivo ma per uscire a rivedere le stelle (l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri) ci vorrà ben altro a cominciare da sabato sera quando arriverà l’Unieuro.


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