• 24/10/2018
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Rassegna stampa 24 ottobre: Il Resto del Carlino

(stefano pece) L’ORASI è in un momento molto particolare. Due sconfitte su tre gare, un gioco che stenta ad arrivare, qualche giocatore che sta rendendo al di sotto delle attese e una tifoseria che comincia a mugugnare. Una situazione inusuale per una piazza come Ravenna, abituata a non creare pressioni sulla squadra. Ci pensa allora Adam Smith a riportare la calma, mostrando un atteggiamento positivo e per nulla preoccupato per la situazione contingente. «Credo che a Cagliari abbiamo giocato un basket molto migliore rispetto a quello con Montegranaro – le sue parole -. Nel finale è venuta meno la difesa, ed è questa l’unica ragione per cui abbiamo perso. Qualcosa però è stato fatto bene pertanto dobbiamo ripartire da questo e dimenticare una volta per tutte Montegranaro».
TUTTAVIA è anche vero che Smith per larghi tratti rappresenta l’unica vera minaccia per gli avversari. Neutralizzato lui, Ravenna va in confusione. «Non credo di essere l’unica arma della squadra – si schermisce l’americano -. Dirò una cosa che può suonare strana, ma tutto parte da una buona difesa. Se alziamo il ritmo in difesa, tutto riesce meglio anche in attacco, e questo vale per me come per gli altri». È presto dunque per creare degli allarmismi, secondo il numero 2 giallorosso: «Dobbiamo restare positivi, continuare a lavorare in palestra, continuare ad apprendere ciò che ci insegna il coach ed eliminare i pensieri e i ricordi negativi. Soltanto così il nostro lavoro darà dei frutti». C’è chi invoca il taglio di alcuni giocatori, chi invece afferma che la squadra ha ancora bisogno di tempo per amalgamarsi. Smith risponde così: «Non abbiamo bisogno di altro tempo, ma è anche vero che dobbiamo ancora crescere. Siamo un team molto giovane, ma abbiamo già dimostrato nel precampionato che siamo anche un team ricco di talento. Questo non va dimenticato, soprattutto ora che siamo solo all’inizio della stagione ed è tutto ancora da decidere». Il calendario però non è tenero coi giallorossi e mette sulla loro strada Cento, Udine e Forlì nelle prossime tre giornate. Tutti test molto complicati, ma che possono offrire risposte sul reale valore della squadra. E poi, due su tre saranno dei derby, partite ancora più sentite nell’ambiente.
SI PARTE con Cento, che sarà ospite al pala de André domani alle 21. «Non conosco molto Cento, ma da quello che ho potuto vedere è una buona squadra – conclude -. La mia opinione è che dobbiamo pensare a una partita alla volta e la prossima è con loro, il fatto che sia un derby è importante per i fan, per me si tratta soltanto di una partita da vincere». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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