• 17/10/2018
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Rassegna stampa 17 ottobre: Corriere Romagna

RAVENNA AGOSTINO GALEGATI
L’OraSì si lecca le ferite e lavora forte dopo il doloroso ko di domenica. L’impatto con Montegranaro ha spinto al classico “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare” e all’esame di coscienza da parte di tutto il gruppo di lavoro come aveva preannunciato dal tecnico Andrea Mazzon. Ciak si gira L’OraSì cerca la svolta e questo cambio di passo dovrà passare anche dal regista, Marco Laganà. «Mi sento responsabile di questa sconfitta contro una squadra che considero di primissima fascia, per guida tecnica e roster. Noi in questo momento non lo siamo, ma per diventarlo dobbiamo lavorare a testa bassa. Siamo ancora in fase di lavori in corso visto che in pre-campionato io e Masciadri abbiamo avuto problemi fisici. L’aspetto fisico non deve essere un alibi per il ko di domenica. Non siamo ancora perfettamente amalgamati per quanto riguarda il nostro gioco in attacco e in difesa. Ci sono tanti giovani alla prima esperienza in questa categoria ma i margini di miglioramento ci sono, non siamo dei lavativi, anzi il nostro impegno è costante e assoluto ma occorre avere pazienza, mancano ancora 28 partite al termine della stagione regolare e abbiamo un bilancio di una vittoria e una sconfitta». I fischi La delusione del popolo giallorosso è stata evidente. «Capisco i fischi a fine gara – prosegue Laganà – i tifosi alla fine di una settimana di lavoro vogliono venire al palazzetto per godersi una bella partita e una vittoria della squadra del cuore. Ma non mi sono piaciuti i fischi all’intervallo : chiedo anche a loro di avere pazienza, se questa tendenza dovesse essere confermata anche più avanti nella stagione li capirò di più. In carriera mi sono capitate tante partite difficili: quando ero a Biella, cinque anni fa, alla prima in casa abbiamo perso di 25 per poi chiudere al secondo posto e vincere la Coppa Italia. Ripeto, sento tutta la responsabilità, la notte non ho dormito per il dispiacere e mi scuso con inostri tifosi per non aver fatto il giro di campo alla fine per salutarli ma in quel momento non me la sono sentita». Domenica a Cagliari In arrivo la trasferta contro la Hertz, ancora a secco. «La chiave è pensare a migliorare giorno dopo giorno in quello che dobbiamo fare noi, poi ci porremo il problema di chi ci troviamo davanti».


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