• 04/05/2018
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Rassegna stampa 4 maggio: Il Resto del Carlino

Ravenna I PLAYOFF sono già nel vivo e in molti si staranno chiedendo come se la sarebbe cavata l’OraSì. La dirigenza giallorossa però non si piange addosso e sta vagliando diversi profili per decidere il nuovo general manager. L’ultimo nome accostato alla società è quello di Ferencz Bartocci, in uscita da Bergamo. Giorgio Bottaro segue con interesse Ravenna, ma non vuole sbilanciarsi sui nomi. «Posso soltanto dire che il progetto piace a molti. C’è un palazzo dello sport all’orizzonte, c’è entusiasmo in città e continuità nel rapporto con lo sponsor. E quando Vianello dice che vuole fare un ulteriore passo avanti nella crescita societaria ha ragione. Per tutti questi motivi sono in tanti a proporsi a Ravenna. E parlo di bravi manager di A2, ma anche di Al ». BOTTARO chiarisce il suo pensiero: «I manager bravi non sono quelli che sanno prendere due americani forti. I manager bravi sono quelli che sanno programmare un piano di comunicazione, gestire il marketing e la fase amministrativa e commerciale. Vianello questo lo sa e sta sondando il mercato con attenzione. Credo che abbia in mente diverse alternative, tutte in linea con le possibilità economiche, perché Ravenna i soldi non li butta via». Tuttavia lo stesso presidente si è lamentato di avere speso molto quest’anno, ricavando poco. «Non è sempre detto che spendere di più voglia dire fare meglio. Un anno si può fare molto con poco e l’anno dopo il contrario. Dipende dalle stagioni e dalla chimica. Per esempio, la prossima stagione ci saranno tre retrocessioni quindi tutte le squadre si rinforzeranno, inoltre i giocatori italiani in circolazione saranno meno, poiché molti andranno in Al e non c’è un’infornata di campioni all’orizzonte. Gli americani buoni costeranno intorno agli 80-90mila dollari e chi è che vuole rischiare prendendo quello da 40mila? Quindi anche la prossima stagione sarà dispendiosa. Tuttavia Ravenna deve tornare a essere umile e non deve pensare che sia una sconfìtta mancare i playoff. Il vero successo è riuscire a conservare la categoria». Altre considerazioni. La gui- da tecnica sarà ancora Martino? «Secondo me rimarrà perché ha un contratto. Forse soltanto una proposta dalla massima divisione o da una piazza importantissima potrebbe tentarlo». I passi da fare adesso? «Il primo passo sarà prendere il nuovo gm. Con lui Vianel-lo definirà il budget, poi insieme all’allenatore verrà deciso come suddividere gli investimenti sul parco giocatori». Quindi oggi è impossibile dire chi resta e chi va? «È troppo presto. Parlando da tifoso però mi piacerebbe che ci fosse un gruppo di giocatori che attraversa le stagioni, uno zoccolo duro che dia la propria immagine alla squadra, intorno al quale poi inserire il gruppo di nuovi giocatori. Mai rinnovare tutto. E soprattutto ricordarsi sempre che in A2 la differenza la fanno gli italiani buoni, non gli americani». Stefano Pece ©


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