• 20/04/2018
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Rassegna stampa 20 aprile: Corriere Romagna

RAVENNA MAURIZIO CORENI Tutto in 40 minuti. L’OraSì è arrivata alla resa dei conti. A Jesi domenica alle 18 (diretta su Sporti-talia), i ravennati dovranno per forza vincere per centrare i play-off, altrimenti andranno in vacanza visto che terminerebbero la stagione regolare al nono posto ovvero in una posizione di “aurea mediocritas” inferiore alle attese della vigilia ma in linea con il grande equilibrio che ha caratterizzato il torneo. «È una partita fondamentale per entrambi -analizza AndreaRaschi- che arriva dopo le ultime settimane discordanti, dove alla possibilità di chiudere la stagione al quinto posto si prospetta anche la sciagurata ipotesi di rimanere fuori dai play-off. Dopo settimane difficili, siamo riusciti ad allenarci al completo e questo ci dà ulteriore morale per centrare l’obiettivo d’inizio stagione. Loro sono nella nostra stessa situazione: in queste circostanze è la squadra di casa che avverte qualche tensione in più, perciò, pur consapevoli della difficoltà abbiamo la giusta fiducia e siamo molto determinati». Partire bene dai blocchi La ricetta per il capitano giallo-rosso è molto chiara: «Sarà fondamentale evitare di partire ad handicap come ci è successo diverse volte in stagione altrimenti di vincere, specie in trasferta, non se ne parla neppure. Dovremo difendere bene in uno contro uno per rallentare il loro ritmo poiché Jesi ha un sistema di gioco dove la transizione è l’arma primaria: in attacco invece, dovremo cercare di essere lucidi il più possibile per leggere nella maniera migliore la loro difesa evitando di subire i loro contropiede. Particolare infine da non sottovalutare riguarda i rimbalzi d’attacco e le seconde opportunità che non dovremo assolutamente concedere». Buona tradizione Per quanto possano valere certe statistiche, Ravenna ha vinto i precedenti due incontri disputati sul parquet marchigiano. In più rispetto all’avversario ha un roster un po’ più lungo : In effetti, dal punto di vista logistico il campo di Jesi per noi non rappresenta una novità avendoci giocato anche recentemente in Coppa Italia – conferma Raschi – così come è un dato di fatto che loro siano più corti e il loro quintetto base giochi in media oltre 33′ a gara. Sarà fonda- mentale portarli stanchi nel finale: l’ideale sarebbe giocarlo sfruttando l’inserimento da parte loro di qualche elemento della panchina». © 


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