• 04/04/2018
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Ribaltone a Mantova, sabato prossimo l’OraSì dovrà tenere gli occhi molto aperti

Acque agitate a Mantova, dove sabato prossimo (ore 20) sarà di scena l’OraSì per una partita molto importante nell’ottica-playoff per i ravennati. Sono invece fuori dalla lotta gli Stings, ma dopo gli avvenimenti di ieri è lecito aspettarsi una Dinamica vogliosa di riscattarsi e di calmare le ire societarie. Sarà, insomma, una partita molto impegnativa per Ravenna, che vorrà comunque dare un seguito alla splendida vittoria ottenuta su Treviso davanti ai 3.200 del Pala De Andrè. Tornando alle cose di Mantova, ecco il testo dell’articolo uscito oggi sulla ‘Gazzetta di Mantova’

MANTOVA Terremoto in casa Stings. La società ha esonerato coach Davide Lamma (il ruolo di head coach è affidato al vice Seravalli) e la vice presidente Silvia Bellelli si è dimessa da responsabile dell’area tecnica e da consigliere. Inoltre, provvedimenti disciplinari contro i giocatori: pare il blocco de- gli stipendi. Questi i punti principali toccati dal presidente Marco Prandi in merito all’esonero del coach. Lamma «È stata una decisione difficile, la responsabilità di quanto accaduto però è da condividere con i giocatori e con la società perché le scelte sul roster sono sempre state avallate dalla dirigenza. Ci rendiamo conto che abbiamo interrotto il rapporto con un professionista esemplare, l’intensità del lavoro quotidiano e i miglioramenti visti nei giovani sono evidenti. Sulla bilancia però dobbiamo mettere i risultati e la perdita del legame emotivo con la squadra che è la cosa che nelle ultime partite ci ha colpito». Motivazioni «In un gruppo il lea- der paga. Non credo sia stata una sua univoca responsabilità perché le responsabilità sono anche in quei giocatori con più leadership e stipendi più alti che hanno mancato di rispetto verso il gruppo». Decisione «Solo Silvia Bellelli era in disaccordo con la decisione, cinque voti favorevoli e uno contrario». Mercato «La squadra è stata costruita dal vice presidente Adriano Negri e da Lamma». Squadra «Abbiamo preso dei forti provvedimenti disciplinari nei confronti del gruppo perché i giocatori hanno responsabilità: «I giocatori con maggior leadership e compensi più alti hanno mancato di rispetto verso il gruppo Nervosismo senza motivo dopo l’arrivo di Legion» Bloccati gli stipendi non hanno sostenuto fino in fondo l’allenatore. Non possiamo per vincoli contrattuali lasciarli tutti a casa, però devono sapere che ha pagato il coach anche per alcune loro forti responsabilità, in primis per i comportamenti. Non è mai mancato impegno, ma c’è stato un nervosismo inspiegabile quando abbiamo cercato di rinforzare la squadra». Legion «Prima di lui c’era una chimica, con il suo arrivo questa chimica si è rotta e trovo inaccettabile questa cosa. La scelta era condivisa da tutto lo staff tecnico ma questa ha creato dei malumori striscianti. La responsabilità non è di Alex. La situazione è poi stata un po’ mediata, però ormai avevamo buttato via mezzo campionato. Le tensioni sono state notate da noi, però mi rammarica che i giocatori più rappresentativi non abbiano co- municato alla società questa situazione e abbiano lasciato che si espandesse nello spogliatoio e nel tempo. Ndoja, per esempio, era il classico giocatore esperto che prendeva in mano la situazione. Ora non abbiamo un giocatore così». Società «L’obiettivo mancato dei playoff dovrà generare una presa di coscienza di tanti in società. I processi attraverso i quali gestiamo il mondo Stings in generale sono diventati complicati e non mettono tutti nelle condizioni di lavorare nel migliore dei modi». Futuro «Le modalità con cui non siamo arrivati ai playoff ci hanno messo in imbarazzo. I giocatori devono dimostrare onore e senso di responsabilità verso la società e la maglia nelle ultime tre partite, per questo abbiamo sentito il dovere di intervenire in modo drastico ma, dal nostro punto di vista, dovuto». Leonardo Piva


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