Rassegna stampa 27 febbraio: Corriere Romagna
RAVENNA AGOSTINO GALEGATI Eppur si muove. Come la Terra secondo Galileo, anche l’OraSì sta per spezzare un suo piccolo tabù. Nella stagione dei record il sodalizio di viale della Lirica era partito con la rosa che riteneva ideale e ha portato avanti questa convinzione concludendo la stagione senza ulteriori variazioni. I risultati recenti invece, cinque sconfitte nelle ultime sette partite, hanno fatto passare alle vie di fatto la Piero Manetti. “Nella mattinata di ieri- si legge nel comunicato ufficiale – presso la sede c’è stato un confronto tra presidente, direttore generale e l’intero staff tecnico, per esaminare il momento difficile attraversato dalla squadra giallorossa. Al termine dell’incontro il presidente Vianello, nella convinzione che esistano i presupposti per raggiungere l’obiettivo dei play-off, ha ribadito la propria fiducia incondizionata nei confronti dello staff tecnico e inoltre ha dato mandato al direttore generale Mauro Montini di sondare il mercato per arrivare ad acquisire nuovi giocatori che rap-presentino un rinforzo per la squadra e che vadano a sostituire componenti dell’attuale roster. Infine, il presidente pretende dalla squadra un’immediata reazione, confidando di vedere quanto prima un approccio diverso, una concentrazione e un livello di energia in campo adeguati alle potenzialità del gruppo e agli obiettivi prefissati dal club». Il punto di vista del patron Roberto Vianello è inequivocabile. «Veniamo da una partita vergognosa in cui è stato sotto gli occhi di tutti che almeno 4-5 giocatori hanno reso al di sotto delle aspettative. Questa scelta va contro la mia filosofia, cominciare in un modo e finire in un altro. Devono capire tutti che nulla è immutabile, niente è definitivo». Che tipo di giocatore state cercando? «Non me ne occupo direttamente, come mio costume, lascio ogni decisione a Montini e allo staff tecnico. Se trovassimo il giocatore che fa al caso nostro, ognuno dei giocatori della rosa sarebbe messo in discussione». Ipotesi I tempi per il tesseramento di giocatori in uscita dall’A2 sono stretti, le trattative si chiudono domani, diverso il discorso per quelli di Al il cui mercato resta aperto fino al 31 marzo. «Non è come d’estate quando i giocatori sono liberi -spiega Montini – in questa fase bisogna sondare le varie società per quanto riguarda i loro movimenti. Se trovassimo qualcuno, valuteremo se un piccolo o un lungo». Ingaggiando un regista, Martino lascerebbe compiti più da finalizzatore che da costruttore a Montano, nel secondo caso sarebbe un cambio naturale di Grant. Il rinforzo non sarà Nikolic, andato a Montegranaro, in uscita non è e-scluso un divorzio, anche clamoroso, con uno dei senatori. PRO INIZIATIVE PERSONALI I soliti 4 in doppia cifra ormai rientrano nella norma CONTRO L’APPROCCIO, UN “INCUBO” L’antico male giallorosso si è riproposto a Piacenza Nell’ennesima sconfitta esterna, la settima stagionale, sono pochissimi gli aspetti o i segnali positivi. La reazione maturata dopo un deficitario primo quarto, fino ai fatali tre minuti finali, è stata più frutto di un provvisorio calo altrui più che reali meriti giallorossi. I quattro giocatori in doppia cifra rientrano nella norma ma sono arrivati più da iniziative personali che da giochi costruiti. In primis II male antico giallorosso, l’approccio alla partita. Il 22-10 iniziale per i padroni di casa è sceso subito come la spada di Damocle da cui Ravenna è faticosamente risalita prima di subire il parzialone di 15-1 negli ultimi tre minuti di partita. Altro fattore negativo il -13 a rimbalzo con ben sedici rimbalzi offensivi concessi. Un altro confronto quasi impietoso è il numero degli assist: 16 per Piacenza contro gli appena 9 smazzati dai giallorossi.